17 Settembre 2024 - 23:41

Maggi (Sisal): “Il gioco responsabile richiede un’azione condivisa e non è in competizione con il business”

“Dalla discussione politica emerge da un lato la ricerca di una minore frammentazione del gioco e dall’altro quello della tutela dei giocatori che occupa un’attenzione rilevante. Vorrei dire che il

11 Settembre 2024

Print Friendly, PDF & Email

“Dalla discussione politica emerge da un lato la ricerca di una minore frammentazione del gioco e dall’altro quello della tutela dei giocatori che occupa un’attenzione rilevante. Vorrei dire che il tema del consolidamento delle aziende è quello della tutela dei consumatori sono sempre più legati.”

Così Giovanni Emilio Maggi di Sisal è intervenuto in occasione della seconda giornata della conferenza dedicata agli studi e alle politiche sul gambling, EASG.

“Come settore – ha proseguito Maggi – siamo impegnati sul tema del gioco responsabile, il più rilevante se vogliamo davvero essere una vera industria del gioco. Per noi la filosofia che dovrebbe guidare un’azienda attenta a questo tema dovrebbe essere legata al passaggio dalla compliance al commitment. Significa un passaggio di tutta l’azienda ai temi di tutela del consumatore.

In Italia gli interventi sono frammentati e ogni azione si muove da sola. Forse perché in Italia non esistono associazioni specifiche che insieme allo Stato si occupano del consumatore.

Questo tema dovrebbe unire tutte le aziende per raggiungere degli standard che rendano l’Italia un’eccellenza.

Abbiamo l’ambizione di risolvere a monte il problema del gioco patologico per fare in modo che il gioco sia divertimento e intrattenimento.

La delega tratta in maniera specifica le tematiche del gioco responsabile. Spetta ora al regolatore e alle aziende passare dalle linee guida all’aspetto pratico di implementazione degli aspetti che rendano l’offerta in linea alla richiesta del legislatore. In SISAL siamo convinti che il gioco responsabile richieda un’azione condivisa. Usiamo tool per aiutare il consumatore nella speranza che tutta l’industria implementi questi strumenti.

Gioco responsabile e competitività del business non sono in competizione anzi solo prevenendo problemi ci permetterà di essere riconosciuti come modello di riferimento di gioco sicuro.

Usiamo da 4 anni strumenti di AI in maniera predittiva per intervenire ed interrompere comportamenti poco corretti dei giocatori. Il 94% dei nostri giocatori già usa uno degli strumenti di tutela che mettiamo a disposizione.

Abbiamo lavorato moltissimo sull’online. Ora dobbiamo farlo sul gioco in presenza” ha concluso Maggi.

PressGiochi