23 Novembre 2024 - 18:11

Mafia e gioco d’azzardo: acquisiti 80 elaborati sull’analisi del fenomeno dalla Comm. Antimafia nell’indagine svolta

La Commissione Antimafia presenterà nelle prossime settimane la relazione finale dell’attività svolta dal Comitato che si è occupato di analizzare le connessioni tra mafia e giochi d’azzardo. Nella relazione sull’attività

06 Marzo 2023

La Commissione Antimafia presenterà nelle prossime settimane la relazione finale dell’attività svolta dal Comitato che si è occupato di analizzare le connessioni tra mafia e giochi d’azzardo. Nella relazione sull’attività svolta, il comitato segnala di aver acquisito 80 elaborati sull’analisi del fenomeno e audito 22 esperti tra esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine, i vertici della Banca d’Italia e dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli (ADM), soggetti appartenenti al settore dell’offerta autorizzata, nonché rappresentanti del terzo settore.

La Commissione – si legge – ha affidato al IV Comitato, coordinato dal senatore Giovanni Endrizzi, il compito di compiere una ricognizione organica «sull’influenza e sul controllo criminali sulle attività connesse al gioco nelle sue varie forme».

Il lavoro istruttorio è stato caratterizzato da un’attenzione sistematica al complesso di eventi dinamici e di soggetti attivi nella violazione delle leggi penali, in campi e con modalità di rilevante interesse istituzionale, quali il vasto comparto delle scommesse e i capillari «sportelli» di raccolta delle puntate di denaro, sia con la complessa strumentazione di apparecchiature, sia attraverso canali con o senza sede o supporto fisico. In tale ottica generale si è ritenuto necessario approfondire la conoscenza di come e quanto la criminalità sia infiltrata nei canali resi legali,quanto sia attiva in quelli esplicitamente illegali, quanto ancora agisca in quelli apparentemente leciti, alterando i supporti tecnologici, le reti e i punti terminali di distribuzione.

Il IV Comitato ha così acquisito gli elementi ritenuti utili a ricostruire, con indicatori diretti e indiretti, il modus operandi di tutto l’arco dei soggetti della criminalità, per poi valutarne le conseguenze nella società, nell’economia, nella finanza e nell’esercizio del monopolio fiscale dello Stato.

Il IV Comitato ha svolto 22 riunioni complessive nel corso delle quali sono stati auditi esponenti della magistratura e delle forze dell’ordine, i vertici della Banca d’Italia e dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli(ADM), i soggetti appartenenti al settore dell’offerta autorizzata, nonché rappresentanti del terzo settore.

In particolare il Comitato ha effettuato l’audizione del dott. Antonio Del Coco, presidente di sezione penale della Corte d’appello di Lecce; del colonnello Ciro Natale dello SCICO della Guardia di Finanza; del colonnello Rino Coppola dei Carabinieri del ROS; del dottor Marco Garofalo del Servizio centrale operativo (SCO) della Polizia di Stato; del dottor Giuseppe Sturiale, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania; per la Banca d’Italia, del dottore Roberto Cercone, capo del Servizio rapporti istituzionali di vigilanza e del dottor Massimo Doria, capo del Servizio strumenti e servizi di pagamento al dettaglio; del dottor Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura – «Giovanni Paolo II» onlus; del dottor Claudio Forleo, responsabile dell’Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico; di don Andrea La Regina, della Caritas Italiana ; del dottor Marcello Minenna, direttore generale dell’ADM; di Jvan Baio, imprenditore audito su vicende giudiziarie inerenti illegalità nelle scommesse.

Alle predette audizioni, si aggiungono quelle che, attesi i profili di interesse generale per la Commissione, hanno avuto luogo in sede plenaria: dottor Raffaele Cantone, direttore dell’ANAC, accompagnato dalla dottoressa Angela Lorella Di Gioia e dal dottor Paolo Fantauzzi; generale Giuseppe Governale, direttore della Direzione investigativa antimafia, accompagnato dal capo del Reparto investigazioni preventive, generale Antonio Basilicata; dottoressa Gerarda Maria Pantalone, prefetto di Roma; don Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura «Giovanni Paolo II» onlus; dottor Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; dottor Claudio Clemente, direttore dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (UIF); dottor Marco Valentini, prefetto di Napoli; dottor Marcello Minenna, direttore generale dell’ADM; prefetto Lamberto Giannini, capo della Polizia di Stato e direttore generale della pubblica sicurezza; Franco Roberti, europarlamentare e già Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; generale Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri; generale Giuseppe Zafarana, comandante generale della Guardia di Finanza; dottore Francesco Curcio, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza.

Sul piano documentale, il Comitato ha acquisito agli atti della Commissione 80 elaborati sull’analisi del fenomeno, taluni dei quali corredati da specifiche proposte per la Commissione tese a rafforzare la risposta delle istituzioni alle minacce della criminalità mafiosa nello specifico settore.

Il Comitato, inoltre, ha acquisito copiosa documentazione in ordine alle metodologie adottate e ai risultati conseguiti dall’ADM, alle esperienze maturate dall’associazionismo della società civile sui fenomeni mafiosi e nel contrasto alle conseguenze sul piano sociale della diffusione del gioco d’azzardo, nonché alle indagini eseguite dagli organismi investigativi nel corso dell’ultimo quinquennio (2017-2022).

Ad esito dell’inchiesta, il IV Comitato ha predisposto per l’approvazione della Commissione la relazione tematica «Influenza e controllo criminali sulle attività connesse al gioco nelle sue varie forme» nella quale sono stati trattati i seguenti argomenti:

il mandato del IV Comitato e le ragioni dell’inchiesta;

la documentazione acquista e le audizioni;

le linee direttrici dell’inchiesta;

la riserva statale sul gioco pubblico e la difesa sociale antimafia;

evoluzione storica e giuridica del gioco lecito in Italia;

evidenze giudiziarie e nuovi scenari della presenza delle mafie;

gioco d’azzardo, volume d’affari, fiscalità e impatto sul territorio;

mafie e gioco d’azzardo online, evoluzione storica, tecnologica, organizzativa, pagamenti digitali e cripto valute;

il gioco minorile;

l’impegno delle associazioni del terzo settore.

Sugli esiti dell’inchiesta e le proposte formulate dal Comitato si fa rinvio alla relazione tematica che verrà pubblicata nei prossimi giorni. E’ previsto, infatti, per il 14 marzo un evento al Senato di presentazione della relazione finale.

All’interno della relazione sull’attività svolta dalla Commissione Antimafia, anche l’audizione del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Stato (ADM), dott. Marcello Minenna

“In ordine ai giochi, – si legge – Minenna ha affermato che la pandemia ha cambiato i parametri di vigilanza in quanto la chiusura del gioco legale ha portato all’incremento del gioco illegale per almeno 35 miliardi di euro. È stato istituito, nel 2020, il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori (CoPReGI) che consente all’Agenzia di entrare in sinergia con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia di Stato per coordinare le operazioni di repressione del gioco illegale e monitorare la legalità sul territorio. Come già detto, le attività connesse al gioco sono state esaminate dal IV Comitato e sono oggetto di separato capitolo della presente relazione”.

PressGiochi

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