13 Gennaio 2025 - 12:48

Lumia (Pd): “E’ ora di regolamentare il settore giochi per contrastare illegalità e gioco patologico”

Metter mano ad una regolamentazione completa del settore dei giochi per intervenire contro il diffondersi dell’illegalità e del gioco patologico. La gestione della materia non può esser lasciata in mano

18 Novembre 2015

Metter mano ad una regolamentazione completa del settore dei giochi per intervenire contro il diffondersi dell’illegalità e del gioco patologico. La gestione della materia non può esser lasciata in mano agli Enti locali.

 

Con una lunga interrogazione presentata al Ministero dell’Economia e dell’Interno, il senatore del Pd Giuseppe Lumia chiede al Governo di intervenire sulla materia dei giochi.

“Nonostante lo Stato si sia impegnato in una regolamentazione del settore dei giochi, – spiega – il mercato illegale gestito dalla criminalità organizzata ha continuato a sopravvivere e a proliferare. Si stima, infatti, che quest’ultimo abbia raggiunto un fatturato di circa 10 miliardi di euro. Per le mafie il mercato dei giochi rappresenta una ghiottissima opportunità per introiti cospicui, per controllare il territorio e per riciclare il denaro sporco.

La mancanza di una normativa europea comune, inoltre, consente alle organizzazioni criminali e ai gruppi di affari che operano nel settore dei giochi di altri Paesi di inserirsi nel mercato italiano ed eludere, attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie, gli standard ed i controlli previsti dalla nostra normativa. Da questo punto di vista ogni Paese è molto vulnerabile fin quando penserà di affrontare il problema in maniera autonoma ed indipendente.

 

Lo Stato ha demandato alle Regioni il compito di far fronte alla spesa sanitaria per le dipendenze da gioco, ma le Regioni e gli enti locali in mancanza di risorse non sono nelle condizioni di finanziare tali servizi. Sono stati presentati al Senato, da parte di vari gruppi parlamentari, ed in particolare dal Gruppo PD, vari disegni di legge in materia di regolamentazione del gioco, di contrasto al gioco d’azzardo e per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico; è necessario dunque procedere con estrema sollecitudine all’esame di tali testi, accelerandone l’iter al fine di giungere alla loro approvazione in tempi ristretti”.

 

 

Lumia ha quindi chiesto di sapere:

 

se i Ministri in indirizzo intendano provvedere ad elevare gli standard di accreditamento dei concessionari ed il sistema dei controlli sulla loro identità societaria, sull’origine dei loro patrimoni e sui loro flussi finanziari, attraverso un sistema di tracciamento dei movimenti finanziari in entrata ed in uscita, al fine di evitare la presenza di infiltrazioni mafiose e di riciclaggio di denaro sporco;

 

se intendano introdurre, per quanto riguarda la tracciabilità del denaro, il conto dedicato ed il registro delle scommesse e dei concorsi pronostici dove annotare gli importi della raccolta delle giocate delle vincite e della relativa differenza, nonché l’abbassamento delle soglie per le segnalazioni previste dalla normativa sull’antiriciclaggio;

 

se ritengano opportuno attivarsi al fine di introdurre il divieto di partecipare a gare e procedure per il rilascio di concessioni in materia di giochi da parte delle persone fisiche e giuridiche condannate per reati gravi anche in via non definitiva, estendendo inoltre tale preclusione anche a parenti ed affini entro il terzo grado;

 

se ritengano di stabilire per società fiduciarie, fondi di investimento e trust che detengono partecipazioni al capitale o al patrimonio di società concessionarie di giochi pubblici l’obbligo di dichiarare l’identità del soggetto mandante, nonché garantire che l’inosservanza di tale obbligo comporti il divieto di partecipazione a procedure di evidenza pubblica per l’ottenimento delle concessioni;

 

se intendano equiparare agli operatori legali le compagnie estere che esercitano in Italia senza licenza, assoggettando al controllo e agli obblighi statuali tutti i soggetti del mercato, comprendendo anche le società estere con capitale azionario anonimo e i gestori esteri che operano sul territorio italiano;

 

se ritengano opportuno istituire presso tutte le Procure della Repubblica strutture e reparti investigativi specializzati per la repressione delle attività criminali connesse al mercato dei giochi;

 

se ritengano di inasprire le pene per tutti i reati relativi al mercato dei giochi;

 

se ritengano opportuno vietare la pubblicità dei giochi d’azzardo e dei giochi di fortuna sui mezzi di comunicazione e sui mezzi di informazione, nonché a prevedere l’obbligo, da parte dei concessionari, di inserire nei loro prodotti e servizi, come è stato fatto per il fumo, messaggi di avvertimento sui rischi da dipendenza che può generare il gioco;

 

se intendano innalzare l’Iva sui giochi on line dallo 0,6 per cento al 22 per cento, alla stregua di qualsiasi prodotto commerciale che non sia di prima necessità, destinando prioritariamente le risorse derivanti da tale innalzamento alle misure per la prevenzione e la cura del gioco d’azzardo patologico, ed eventualmente garantire con quota delle medesime risorse parte della copertura del provvedimento relativo alla soppressione dell’Imu;

 

se intendano attivarsi perché venga adottato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sull’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da gioco d’azzardo patologico garantendo loro le medesime prestazioni previste per per persone dipendenti da alcol o sostanze stupefacenti (compresa la certificazione di dipendenza, l’eventuale assistenza domiciliare e l’accesso alle misure alternative per i detenuti dipendenti da gioco d’azzardo patologico), e affinché venga adottato il decreto del Ministero dell’economia per la progressiva introduzione obbligatoria di idonee soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l’accesso dei minori ai giochi con vincite di denaro, nonché volte ad avvertire automaticamente il giocatore dei pericoli di dipendenza dal gioco, già previsti dal decreto-legge n. 158 del 2012 e non ancora adottati;

 

se intendano attivarsi per istituire un “Fondo per la prevenzione e per la cura del gioco d’azzardo patologico”, da alimentare attraverso l’applicazione di una tassazione aggiuntiva sui redditi realizzati dai concessionari e le vincite dei giocatori, in modo tale da mettere le Regioni, gli enti locali, le strutture del sistema sanitario e i soggetti del terzo settore nelle condizioni di realizzare le attività di prevenzione e cura del GAP;

 

se ritengano opportuno prevedere maggiori poteri di intervento per i sindaci sulle autorizzazioni in deroga alla normativa sulla liberalizzazione delle attività e degli esercizi commerciali a tutela dei cittadini, ed in particolare il divieto di aprire nuove sale giochi nei pressi di “luoghi socialmente sensibili” come le scuole, le strutture sportive, eccetera, e in rapporto alla densità di apparecchi di gioco per residenti;

 

se intendano attivarsi per bloccare l’utilizzo delle macchinette baby che, seppur non prevedendo premi in denaro, provocano dipendenza al gioco e contiguità con i locali dove si gioca d’azzardo;

 

se intendano istituire, nel campo dei giochi on line, meccanismi in grado di verificare la maggiore età del giocatore per l’accesso al gioco;

 

se ritengano di realizzare adeguate campagne di sensibilizzazione contro il GAP;

 

se intendano finanziare programmi di informazione e sensibilizzazione sull’uso responsabile del denaro e sui rischi collegati al gioco d’azzardo da realizzare nelle scuole e con il coinvolgimento delle famiglie, al fine di aiutarle nell’attività educativa;

 

se ritengano di promuovere presso le competenti istituzioni dell’Unione europea, attraverso ogni idonea iniziativa, l’introduzione di una normativa comune relativa al mercato dei giochi, al fine di armonizzare le normative dei Paesi membri.

 

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