24 Novembre 2024 - 09:17

Luiss Business School e Ipsos presentano il primo Rapporto di ricerca del Progetto sul settore del Gioco

“Lo studio che presentiamo oggi ci permette di entrare in un settore complesso, importante ed in forte evoluzione tecnologica. Questo studio rientra tra i progetti che stiamo realizzando…

06 Luglio 2021

“Lo studio che presentiamo oggi ci permette di entrare in un settore complesso, importante ed in forte evoluzione tecnologica. Questo studio rientra tra i progetti che stiamo realizzando per i mercati regolati. Abbiamo realizzato un protocollo d’intesa che ci permetterà di proseguire con approfondimenti su questo settore, questo a testimonianza della collaborazione intrinseca con le istituzioni e le imprese per realizzare insieme i progetti che altrimenti non sarebbero altrettanto approfonditi”.

 

De Raho (Procura Antimafia): “Al rinnovo delle concessioni, attenzione agli interessi delle mafie al settore giochi”

Durigon (Mef): “Si lavora per una legge di riordino del settore giochi prima della legge di Bilancio”

Minenna (ADM): “I tempi sono maturi per un Testo unico dei giochi”

 

Lo ha dichiarato il prof. Matteo Caroli, docente di International Business presso il Dipartimento di Impresa e Management della Luiss Guido Carli aprendo il convegno tenuto oggi a Roma dal titolo «Il gioco in Italia, tra legalità e illegalità» durante il quale Luiss Business School e Ipsos hanno presentato il primo Rapporto di ricerca del Progetto sul settore del Gioco.

“Ci siamo soffermati sulla contrapposizione tra gioco legale e illegale dove c’è una correlazione inversa tra avanzamento del legale a scapito dell’illegale. Questo dato è importante per le istituzioni che così possono indirizzare gli sforzi per combattere il gioco illegale”.

“Anche sul tema del gioco patologico – ha detto Caroli – è importante dire che l’esposizione ai problemi di gioco è maggiore nei casi di gioco illegale. Altro elemento che mi ha colpito la consapevolezza da parte dei giocatori. Molti dei quali non sono consapevoli di giocare sull’area grigia del mercato.

Va dato atto alle imprese leader in questo settore di aver compiuto un’evoluzione nel caratterizzarsi come soggetti che offrono gioco legale con caratteristiche coerenti con le norme. La tematica è importante perché i dati ci dicono che la stima fatta delle persone coinvolte nel gioco illegale online e offline arriva a 5 milioni”.

 

 

A presentare il rapporto il prof. Alberto Petrucci, Ordinario di Economia Politica, Luiss Guido Carli che ha spiegato: “La percezione negativa presso l’opinione pubblica sul gioco ci ha motivato ad indagare questo settore regolamentato per evidenziare gli elementi positivi, il peso economico, erariale, le esternalità positive derivanti dalla sua regolamentazione. Ci siamo approcciati con una valutazione multidisciplinare che ha dato valore a quello che abbiamo analizzato.

Abbiamo riscontrato una grande interdipendenza e osmosi tra gioco e società nella storia umana.

L’impatto economico del settore è importante analizzarlo per capire gli effetti diretti e indiretti su tutti i settori che insistono sul mercato. Pensiamo alle esternalità, che vanno regolamentate nella maniera opportuna.

Poi ci sono gli impatti sulla società, sui giocatori e il loro benessere. Va visto il gioco in denaro sociale e poi c’è quello problematico che va attenzionato dalle istituzioni. Abbiamo dati che dicono che la dipendenza da gioco spesso si accompagna ad altre forme di dipendenza”.

 

 

“Tentativi di repressione del gioco sono del tutto improduttivi perché non considerano le reali motivazioni che spingono i giocatori. Il gioco pubblico tutelato e sicuro può essere un modo per migliorare il benessere sociale.

La regolamentazione deve essere valida e adattarsi all’evoluzione del settore considerando i costi sociali. Il gioco legale può scacciare l’illegalità e il contrasto deve svilupparsi su una strategia multivariata per ridurre il gioco illegale inconsapevole” ha concluso Petrucci.

 

“4,4 milioni di individui sono incappati nell’illegalità”.

E’ quanto riscontrato nelle interviste realizzate dallo studio Ipsos sulle abitudini dei giocatori e presentato oggi alla Luiss Business Shool a Roma dalla prof. Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Leader, Ipsos.

“Tra le motivazioni che spingono il giocatore c’è prevalentemente la voglia di intrattenersi e divertirsi. Non c’è, nel giocatore illegale, una alta consapevolezza dei rischi del gioco illegale e consapevolezza. Il 55% dei giocatori illegali ritiene che non ci siano rischi di essere scoperti a giocare sulla rete illegale anche nei confronti del gioco problematico. Spesso incappa nell’illegalità in maniera inconsapevole. Non è sempre facile verificare a legalità del sito e non sa come fare a verificare il sito dove gioca. Meno della metà dei giocatori riesce a riconoscere il logo ADM. Ci si affida alle considerazioni di amici e conoscenti, al passaparola”.

 

 

 

“Il settore giochi è un settore industriale a tutti gli effetti. Sul gioco legale c’è un tracciamento dei dati molto puntuale. E’ un settore caratterizzato da esternalità di varia natura che richiedono un intervento regolatorio. Emerge da questo rapporto l’importanza della tutela che pone la regolamentazione al giocatore” ha aggiunto il prof. Raffaele Oriani, Head Custom Programs & Consulting, Associate Dean for Faculty, Luiss Business School.

 

 

 

SEGUI DIRETTA...

PressGiochi

×