Al via nella diocesi di Nardò-Gallipoli il progetto “Non m’illudo” per prevenire, curare e contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo, vera e propria emergenza sociale. Finanziato con fondi 8xmille
Al via nella diocesi di Nardò-Gallipoli il progetto “Non m’illudo” per prevenire, curare e contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo, vera e propria emergenza sociale.
Finanziato con fondi 8xmille della Chiesa cattolica italiana e con fondi della diocesi salentina, il progetto è stato avviato con il sostegno del vescovo mons. Fernando Filograna coinvolgendo parrocchie, scuole, associazioni, Comuni e la Asl di Lecce con la quale è stato siglato un protocollo.
Spiega al Sir il direttore della Caritas don Giuseppe Venneri: “Quando viene meno la speranza si generano illusioni. Una di queste illusioni, ormai piaga sociale, è il gioco d’azzardo”.
Obiettivo del progetto “offrire alle vittime di questa piaga una rete di centri di ascolto localizzati nelle parrocchie del territorio e in contatto con i Serd (servizi Asl per le dipendenze patologiche) ed eventualmente anche un sostegno economico”. Ma anche creare una rete di prevenzione e contrasto al fenomeno. Per questo, “Non m’illudo” si sviluppa in due direzioni.
Da una parte, prosegue don Venneri, “una forte e costante sensibilizzazione attraverso media, social media, tv locali, laboratori nelle scuole di istruzione secondaria di Copertino, Nardò, Gallipoli e Casarano”; dall’altra, “attraverso i centri d’ascolto, prevede l’accoglienza e l’accompagnamento di quanti si riconoscono vittime del problema in stretta collaborazione con i Serd e quindi le Asl locali, grazie agli operatori volontari tra cui anche psicologi, avvocati, educatori e commercialisti”.
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