E’ ufficialmente avviata la procedura di gara per l’assegnazione del gioco miliardario del Lotto.
I motori sono ufficialmente accesi. Secondo quanto scrive Andra Bassi su Il Gazzettino.it, la procedura di gara per l’assegnazione del gioco miliardario del Lotto è ufficialmente partita. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli qualche giorno fa, ha inviato il bando al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi, dal momento in cui inizieranno l’esame, avranno 45 giorni per effettuare le loro osservazioni. Probabile che il bando sia esaminato quando riprenderanno le sessioni ordinarie, a partire dal 15 settembre. Il via libera definito al bando di gara, dunque, potrebbe arrivare tra le fine di ottobre e i primi giorni di novembre. A quel punto mancherà solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro fine anno, insomma, le società interessate potranno iniziare a presentare le proprie offerte. Quella che si prospetta è, al momento, una gara a due.
Da un lato ci sarà Igt, la società che tramite Lotterie Italia già oggi gestisce il gioco. Già è confermato che la società si presenterà ai nastri di partenza della gara con gli stessi alleati con cui opera attualmente: il gruppo ceco Allwin (ex Sazka), Novomatic e i tabaccai di Fit. Igt dalla sua ha una potenza di fuoco garantita dalla vendita al fondo statunitense Apollo, per 4 miliardi di dollari, delle attività nei giochi escluse le lotterie. Il closing dell’operazione dovrebbe esserci a metà del prossimo anno, quasi in contemporanea con l’aggiudicazione della gara del Lotto. A contendere l’assegnazione del Lotto ci sarà sicuramente Sisal, il gruppo che attualmente gestisce il Superenalotto e che è controllato da Flutter, il più grande operatore di scommesse on line al mondo con un giro d’affari quasi 12 miliardi di sterline. Flutter, finanziariamente parlando, si sta impegnando molto sul mercato italiano.
Dopo l’acquisto di Sisal per poco meno di 2 miliardi di euro, adesso è in trattative per acquisire Snaitech, la vecchia Snai, per un controvalore di 2 miliardi di sterline (circa 2,3 miliardi di euro). Una somma alla quale andrà aggiunta l’offerta per il Lotto che presuppone un impegno sicuramente superiore al miliardo se l’intenzione è quella di conquistare il gioco sottraendolo al gruppo Igt della famiglia De Agostini. La domanda è se ci potrà essere un terzo incomodo nella sfida a due. Si è parlato di un interesse di Française des Jeux, il monopolista d’oltralpe delle lotterie. Ma è difficile che possa affacciari al mercato italiano senza un partner locale. Stesso discorso vale per gli inglesi di Camelot, altro gruppo potenzialmente interessato alla gestione del gioco. Alcune fonti indicano in Lottomatica il possibile partner locale di un gruppo estero.
Ma al momento non sembra che il gruppo, tra l’altro partecipato dal fondo Apollo in trattative per il deal con Igt, sia al momento della partita. C’è invece uno spettatore interessato, il governo. Il miliardo e passa di euro che arriverà dalla gara del Lotto, dovrà finire nel fondo taglia tasse voluto dal vice ministro dell’Economia Maurizio Leo per proseguire con la riforma fiscale e la riduzione delle aliquote Irpef. Su questo fronte nel governo si starebbe facendo strada anche l’iptesi di anticipare anche la gara del Gratta&Vinci. La concessione scade nel 2029, ma un nuovo bando con una base d’asta da un miliardo di euro, potrebbe aiutare non poco i progetti di taglio delle tasse cari a Palazzo Chigi. Che per recuperare nuove risorse guarda anche all’eventuale gara per le sale e le slot (se andrà in porto il riordino di cui si sta discutendo a un tavolo tra Mef e Regioni) o a un’eventuale proroga onerosa delle concessioni stesse.
PressGiochi
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