11 Gennaio 2025 - 05:01

Lotta al match fixing. Cio e Europol firmano protocollo d’intesa

La terza edizione dell’International Forum for Integrity of Sport (IFSI) ha riunito ieri i leader chiave delle organizzazioni sportive e internazionali. Più di 100 rappresentanti del movimento olimpico, agenzie intergovernative

29 Ottobre 2019

La terza edizione dell’International Forum for Integrity of Sport (IFSI) ha riunito ieri i leader chiave delle organizzazioni sportive e internazionali. Più di 100 rappresentanti del movimento olimpico, agenzie intergovernative come il Consiglio d’Europa, l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, INTERPOL e EUROPOL nonché operatori di scommesse sportive, autorità nazionali di regolamentazione, accademici e altri esperti hanno partecipato al forum tenutosi presso la Casa Olimpica, la nuova sede del Comitato Olimpico Internazionale (CIO). All’evento era presente anche il presidente della GLMS, Ludovico Calvi.

Tutti i partecipanti hanno ribadito il loro impegno a proteggere gli atleti onesti e il principio di correttezza nelle competizioni.

Nelle sue osservazioni iniziali, il presidente del CIO Thomas Bach ha ricordato: “L’incontro di oggi riflette la natura stessa dell’IFSI, che è cooperazione e partenariato. Lavoriamo insieme per la protezione delle competizioni da ogni manipolazione e dalla corruzione”.

Al forum è stato annunciato il lancio di una nuova pubblicazione: ” IOC-UNODC Reporting Mechanisms in Sport: A Practical Guide for Development and Implementation” (Guida pratica per la creazione e l’attuazione di meccanismi di segnalazione nello sport). Questa guida, co-prodotta dal CIO e dall’UNODC, porta all’attenzione delle organizzazioni sportive le migliori pratiche per ricevere e gestire segnalazioni di illeciti, tra cui manipolazione della concorrenza, molestie, doping e corruzione.

Nel suo discorso, il presidente Thomas Bach ha elogiato la stretta collaborazione con le molte parti interessate. “Nello spirito di questa cooperazione, abbiamo fatto una serie di passi insieme dalla prima edizione del Forum nel 2015”, ha affermato. “L’esempio più evidente è la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni sportive, entrata in vigore il mese scorso e già applicata in molti paesi”.
Ronan O’Laoire, coordinatore globale del Programma globale UNODC per la protezione dello sport contro la corruzione e il crimine, ha sottolineato l’importanza di sviluppare efficaci meccanismi di segnalazione nello sport. “È fondamentale che enti governativi e organizzazioni sportive identifichino e arrestino i responsabili di illeciti nello sport, in particolare per quanto riguarda la manipolazione delle competizioni, ed è essenziale che siano messi in atto meccanismi efficaci di segnalazione per facilitare questo processo e crediamo che la guida sui meccanismi di segnalazione nello sport, sviluppata attraverso la nostra partnership con il CIO, fornisca una base molto utile per raggiungere questo obiettivo “, ha affermato.
Il presidente Thomas Bach ha inoltre accolto con favore il lancio di una nuova rete di investigatori sportivi. “Con questa rete di 200 investigatori formati da federazioni nazionali e internazionali, comitati olimpici nazionali e organi disciplinari sportivi, possiamo davvero arrivare al nocciolo del problema, vale a dire accedere alle informazioni il più presto possibile e persino in determinate aree, prima che si verifichi il problema”.
Durante il forum, il CIO ed EUROPOL hanno firmato un protocollo d’intesa che istituirà un quadro per la cooperazione reciproca tra le due organizzazioni. Questo quadro faciliterà la condivisione di competenze tecniche, la diffusione di informazioni e la partecipazione a sforzi congiunti nel campo della manipolazione della concorrenza e della criminalità organizzata connessa.
Alla firma del protocollo d’intesa, Wil van Gemert, vicedirettore esecutivo di EUROPOL, ha commentato: “La corruzione nello sport è un flagello globale perpetrato da gruppi criminali organizzati che operano su scala transnazionale e spesso coinvolti in Altri crimini: lavorare a stretto contatto con partner chiave come il CIO è essenziale nella lotta contro la corruzione nello sport, combattere questo flagello significa non solo difendere l’integrità dello sport, ma anche proteggere il pubblico da criminali che mettono gravemente a repentaglio la sicurezza e il benessere dei cittadini dell’Unione europea”.

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