Mentre questo pomeriggi la Lombardia ha dato il via libera alla riapertura dei mercati coperti, l’Italia tutta cerca di capire da quale data si potrà riprendere gradualmente, e con attenzione,
Mentre questo pomeriggi la Lombardia ha dato il via libera alla riapertura dei mercati coperti, l’Italia tutta cerca di capire da quale data si potrà riprendere gradualmente, e con attenzione, a ripartire.
Per ora nei mercati coperti si entrerà scaglionati, 25 per volta, muniti di mascherine e guanti. Un contingentamento che potrebbe sicuramente riguardare, quando avverrà, anche l’accesso a sale giochi e centri scommesse.
Il 4 maggio 2020. Potrebbe essere questa la data della vera ripartenza. «Con cautela e gradualmente», come si affannano a ripetere gli scienziati che hanno il compito di indicare al governo la strada da percorrere per contenere il contagio da coronavirus. Soprattutto per non rischiare di ritrovarsi in piena estate a chiudere nuovamente tutto perché ci sono nuovi malati, altre vittime. E dunque si procederà per tappe.
Già da metà aprile – subito dopo le festività pasquali – potrebbe essere concesso ad alcuni settori dell’imprenditoria e del commercio di ricominciare a lavorare. E in ogni caso le regole non cambieranno: sempre a un metro di distanza e preferibilmente con le mascherine nei luoghi pubblici. Anche perché rimarrà in vigore a lungo il divieto di assembramento.
AZIENDE E NEGOZI – Come riporta il Corriere della sera, l’ultimo decreto firmato dal presidente Giuseppe Conte scade il 13 aprile. E dunque i contenuti del nuovo provvedimento saranno decisi tra venerdì e sabato controllando l’andamento della curva epidemica e dunque l’indice di contagio R0. Se continuerà a scendere potrebbe arrivare il via libera per alcune imprese di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica, alcune aziende meccaniche, ma anche qualche negozio che vende prodotti per il tempo libero oppure forniture per gli uffici.
PARCHI E STRADE – Soltanto a maggio si potrà invece pensare a una circolazione più libera, anche se con molti limiti. E soltanto se – da un tempo congruo, come chiesto dagli scienziati – l’R0 sarà già prossimo allo 0. Non sarà comunque consentito stare in gruppo per strada oppure nei parchi, gli ingressi nei negozi saranno scaglionati, all’esterno da esercizi commerciali e uffici sarà ancora necessario fare la fila ad almeno un metro dagli altri. Niente eventi pubblici, feste nei locali chiusi o all’aperto, manifestazioni. E nella prima fase, niente bar e ristoranti.
ESTETICA E BENESSERE – La possibilità di andare al parrucchiere o comunque nei centri benessere appare al momento molto lontana, anche se non è escluso si possa proporre una attività «in sicurezza» esattamente come accade per gli studi medici o per i laboratori di analisi. L’ipotesi è quella di ottenere autorizzazioni mirate dopo aver chiesto una particolare autorizzazione e aver dimostrato di essere in regola con la dotazione di protezioni personali.
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