10 Gennaio 2025 - 17:16

Lombardia. L’Ass. Bolognini in visita allo ‘sportello anti-ludopatia’ del Niguarda

L’assessore della Regione Lombardia alle Politiche sociali, abitative e disabilità, Stefano Bolognini ha fatto visita questa mattina allo ‘sportello anti-ludopatia’ del Niguarda. “Iniziative come ‘Spazio Gio’ – ha dichiarato l’assessore

16 Luglio 2020

L’assessore della Regione Lombardia alle Politiche sociali, abitative e disabilità, Stefano Bolognini ha fatto visita questa mattina allo ‘sportello anti-ludopatia’ del Niguarda.

“Iniziative come ‘Spazio Gio’ – ha dichiarato l’assessore – ci permettono di ‘fare squadra’ per aiutare chi cade nel tunnel della ludopatia a rialzare la testa e a riguadagnare il controllo della propria vita, liberandosi una volta per tutte dalla schiavitu’ della scommessa.
Il presidio allestito al Niguarda e’ stato pensato per intercettare quei casi ancora allo stadio intermedio della patologia e orientarli verso i servizi di sostegni. Si tratta di un corner temporaneo, operativo per alcuni giorni al mese nelle aree di maggior afflusso dell’ospedale. La sua presenza aiuta a sensibilizzare molti sulla reale dimensione del fenomeno e contribuisce anche a formare gli operatori sanitari dell’ospedale”.

 

“Con la ludopatia – ha dichiarato l’assessore –  le persone tendono ad isolarsi ulteriormente e poi è ancora più difficile intercettarle. Ci siamo interrogati sull’aumento del gioco online durante il periodo Covid19. Questo sportello permette a chi soffre di gioco o ai  loro famigliari di trovare aiuto; l’aspetto importante di questo sportello e anche la funzione di formazione dei medici e del personale di questo ospedale.

I numeri purtroppo sono in crescita, soprattutto sul gioco online, che è più difficile da intercettare, quindi tutte le iniziative che riusciamo a mettere in campo negli ospedali, nei centri giovanili nelle scuole, ci risultano essere molto importanti. In Lombardia abbiamo 3mila persone seguite con un potenziale di 25mila persone che potrebbero essere seguite. Dobbiamo intercettare quindi anche tutte le persone che non rientrano in questo numero ma che hanno questa angoscia”.

 

Sul sito dell’ospedale, si legge, che secondo l’indagine nazionale dell’Istituto Superiore della Sanità (2018) il 36,4% degli italiani (circa 18.450.000 persone) ha giocato d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi antecedenti l’intervista, senza sviluppare però alcun disturbo. Queste persone mantengono un comportamento fisiologico, caratterizzato da gioco saltuario e spesa contenuta, spesso finalizzato alla socializzazione e alla competizione.

La stima nazionale sul giocatore patologico è del 2,2% della popolazione fra i 15 e i 64 anni.
Su Milano (fonte ATS Milano), però, la percentuale è leggermente più alta, intorno al 3%. Si tratta di coloro che oggi hanno già un rapporto “borderline” con il gioco d’azzardo. E che quindi, domani, potrebbero sviluppare un problema.
Più a rischio gli uomini nella fascia tra i 35e i 55 anni.

 

 

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