24 Novembre 2024 - 20:54

Lombardia, il comune di Cremona archivia verbale su installazione awp. Anastasia: “differenza tra ‘nuova collocazione’ e ‘nuova installazione’”

Il Comune di Cremona, nel disporre l’archiviazione di un verbale emesso lo scorso mese di Agosto con il quale gli agenti di P.M. hanno contestato all’esercente e, in solido, al

02 Dicembre 2015

Il Comune di Cremona, nel disporre l’archiviazione di un verbale emesso lo scorso mese di Agosto con il quale gli agenti di P.M. hanno contestato all’esercente e, in solido, al proprietario degli apparecchi la violazione di quanto prescritto all’art. 5, comma 1, della L.R. 21.10.2013 n. 8 in relazione alla deliberazione di Giunta Regionale Lombardia n. X/1274 del 24.01.2014, ha fornito importanti spunti di riflessione sui quali è opportuno soffermarsi brevemente.

 

Gli agenti intervenuti hanno accertato la presenza, all’interno dell’attività posta a distanza inferiore di 500 metri da luogo cd. sensibile, di n. 04 apparecchi da gioco del tipo di quelli di cui all’art. 110, comma 6, TULPS a loro dire configuranti una nuova installazione poiché, come testualmente dichiarato, al 29.01.2014, data di entrata in vigore della sopra citata delibera di Giunta, “… nel locale nessun apparecchio risultava collocato …”.

 

“Quanto contestato dagli agenti verbalizzanti – ha spiegato l’avv. Luigi Anastasia – è stato confutato dalla difesa dei soggetti sanzionati che, dapprima, ha posto l’accento sulla differenza tra “nuova collocazione” (fattispecie vietata) e “nuova installazione” (fattispecie consentita) di apparecchi da gioco e, successivamente, ha dimostrato, grazie a tutta la documentazione prodotta, come nell’esercizio commerciale in questione la presenza degli apparecchi da gioco sia decorsa dall’anno 2012 (circostanza risultante dalle varie Scia sempre regolarmente protocollate presso il Comune di Cremona) e si sia protratta senza alcuna interruzione temporale sino al momento dell’avvenuta ispezione. Difatti, sebbene si sia verificato nelle more un cambio nella titolarità della gestione del bar, tra la vecchia e la nuova gestione non vi risulta esserci stata soluzione di continuità rientrando, pertanto, tale fattispecie in quella oggetto di esplicita esclusione dal divieto previsto dalla Delibera di Giunta Regionale n. X/1274 del 24.01.2014.

Sintomatica della liceità della presenza degli apparecchi da gioco presso l’esercizio in questione è stata altresì la condotta di implicito assenso tenuta, nell’occasione, dall’ente comunale che, a fronte della ricezione delle S.c.i.a. (denuncia di installazione di apparecchi per il gioco lecito) trasmesse di volta in volta, non ha mai formulato un espresso diniego ritenendo, pertanto, consentita la presenza nell’esercizio delle slot – machines oggetto di denuncia.

 

Oltre ad aver assecondato nel merito la ricostruzione giuridica e fattuale prospettata dai soggetti interessati nelle depositate memorie difensive, il Comune di Cremona, nell’esplicazione delle motivazioni addotte a sostegno del provvedimento di archiviazione, è giunto ad una considerazione degna di nota in ordine ad una situazione di fatto già denunciata più volte da tutti gli operatori del settore: l’ente pubblico ha giustamente posto in evidenza la complessità e scarsa chiarezza della normativa regionale vigente in materia, auspicando un imminente intervento del legislatore affinché fornisca quei chiarimenti necessari in merito ad alcune definizioni contenute nel testo di legge.

 

Quanto sostenuto dal Comune di Cremona – ha concluso il legale Anastasia – è di per se sintomatico di uno stato di incertezza legislativa derivante sia da una scarsa chiarezza dei testi normativi e sia da un’inadeguata conoscenza della materia da parte degli organi locali chiamati a vigilare sulla corretta applicazione dei dettami di legge. Tutto ciò crea un notevole disagio lavorativo per gli operatori del comparto sul cui capo, purtroppo, ricadono interamente le conseguenze negative dell’ennesimo pasticcio legislativo che ha interessato un settore da tempo lasciato in balia di una giungla normativa a cui partecipa chiunque ne abbia voglia (Stato, Regioni e Comuni).

Concludo auspicando che, a stretto giro, si intervenga concretamente per dirimere il conflitto tra Governo centrale e Amministrazioni locali in ordine alla potestà a legiferare un settore che ha dimostrato di voler rispettare le leggi purché siano poche, chiare e non soggette a continui stravolgimenti”.

PressGiochi

 

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