“Grave, sprezzante e immorale. Mi piacerebbe conoscere il parere dei tanti ‘buonisti’ della sinistra su quanto accaduto in provincia di Varese, dove un profugo senza documenti si è presentato da
“Grave, sprezzante e immorale. Mi piacerebbe conoscere il parere dei tanti ‘buonisti’ della sinistra su quanto accaduto in provincia di Varese, dove un profugo senza documenti si è presentato da un gestore di slot machine per ritirare una vincita in denaro, facendo emergere un fenomeno sempre più diffuso, quello del ‘vizio’ di clandestini che trascorrono il loro tempo davanti alle macchinette o a scommettere nelle sale giochi”. Viviana Beccalossi, commenta un episodio avvenuto a Gorla Minore (Varese) e traccia un quadro preoccupante del fenomeno ludopatia diffuso anche tra profughi e clandestini ospitati nei centri d’accoglienza.
“Trovo davvero paradossale – conclude Viviana Beccalossi – che persone senza documenti, ospitate in strutture pubbliche e mantenute a spese dello Stato, e, quindi, attraverso le tasse dei cittadini, occupino il loro tempo a giocare d’azzardo, utilizzando quasi certamente il ‘sussidio’ che ogni giorno ricevono da Roma. Tutto ciò è ancora più avvilente, se pensiamo che Regione Lombardia ha approvato una legge, che ha come obiettivo quello di arginare il gioco d’azzardo patologico, piaga sociale che sta distruggendo migliaia di famiglie”.
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