L’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità della Lombardia, Stefano Bolognini ha incontrato la scorsa settimana a Palazzo Lombardia le associazioni del terzo settore che si occupano di educazione
L’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità della Lombardia, Stefano Bolognini ha incontrato la scorsa settimana a Palazzo Lombardia le associazioni del terzo settore che si occupano di educazione alla legalità e contrasto alla criminalità per aprire con loro un tavolo di confronto permanente.
“Ho chiesto loro – dice l’assessore Bolognini – di rivolgere particolare attenzione nella loro preziosa azione anche ai fenomeni che ruotano intorno alla ludopatia, al gioco illegale e al racket ad essi collegati, ma anche all’usura e ai contesti di edilizia residenziale pubblica dove la criminalità trova spazi di manovra e sacche di degrado in cui agire indisturbata, con l’obiettivo di trasformare queste presenze in interlocutori privilegiati del nostro lavoro”.
“Ho chiesto di individuare – aggiunge Stefano Bolognini – così come previsto dalla l.r. 17/2015, un loro rappresentante per inserirlo nel nostro Comitato tecnico-scientifico in materia di contrasto e prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e di stampo mafioso. L’organismo consultivo istituito presso il Consiglio Regionale a supporto del lavoro della Commissione consigliare competente, oltre che degli altri nostri organismi del Consiglio, e che mette insieme attori istituzionali e rappresentanti del Terzo settore”.
“Un Comitato – ricorda l’assessore Bolognini – voluto per contrastare questi fenomeni, ma anche per favorire una rete di fiducia sul territorio che, attraverso iniziative concrete, quali il coinvolgimento dei cittadini alle politiche di solidarietà, di convivenza civile e di legalità, favorisca l’impegno reale e l’affronto concreto dei temi più spinosi”.
“L’apporto di associazioni – conclude Bolognini – che vivono quotidianamente esperienze di individuazione, segnalazione, sensibilizzazione alla denuncia dei reati e di riavvicinamento del territorio alla legalità, è per noi imprescindibile. Monitorando i loro contesti particolari portano il valore aggiunto di un’esperienza diretta e di una sensibilità specifica nel lavoro quotidiano. Affermare la legalità, responsabilizzare i cittadini e più in generale testimoniare i principi costituzionali, che sono alla base della nostra convivenza, costituisce un ausilio non sostituibile e spesso sussidiario all’azione delle istituzioni e dello Stato”.
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