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Lombardia. A Stradella 50mila euro per mappare il territorio. Pucci (Astro): ”Basta fare richiesta ad ADM con una spesa di 50 cent

Il presidente di Astro, Massimiliano Pucci scrive al direttore de Il Giorno per commentare un articolo relativo all’assegnazione da parte della Regione Lombardia di 50mila euro al comune di Stradella

29 Luglio 2015

Il presidente di Astro, Massimiliano Pucci scrive al direttore de Il Giorno per commentare un articolo relativo all’assegnazione da parte della Regione Lombardia di 50mila euro al comune di Stradella per mappare la presenza di sale giochi e slot sul territorio.

 

Egregio Direttore, – scrive Pucci – dalla lettura di un articolo della cronaca di Pavia del 28 luglio scorso, a firma della dottoressa Ravizza, abbiamo appreso dell’esistenza di un dibattito sul tema della “lotta al gioco patologico” che interessa il Comune di Stradella. Il tema specifico è il progetto di mappatura delle slot dal costo di 43 mila euro.
Sul tema, Assotrattenimento2007- Sistema Gioco Italia, associazione di rappresentanza degli operatori del gioco lecito, vorrebbe apportare un contributo di conoscenza e di riflessione, e, possibilmente di approfondimento.
Con un fax dal modico costo di 50 centesimi, ogni comune può chiedere alla Direzione regionale dell’A.D.M. (ottenendola gratuitamente) la mappatura degli apparecchi leciti installati nel rispettivo territorio, mentre, per la “mappatura” dei locali in cui i congegni leciti sono installati basta connettersi con il link “elenco soggetti” del sito www.aams.gov, stampando la lista delle location censite dall’Amministrazione Finanziaria come punti vendita di gioco lecito. Costo totale non superiore ai 95 centesimi, carta compresa, durata complessiva dell’”impresa” 30 minuti, con personal computer funzionante.
Il progetto descritto nel sopracitato articolo, presentato dal Comune di Stradella, in collaborazione con organizzazioni di volontariato, quantifica questa operazione in 43 mila euro, e in 12 mesi la durata dell’operazione.
Solo per “onor di cronaca” si ricorda l’impatto complessivo del primo anno di vigenza della Legislazione Regionale Lombarda sul gioco, chiaramente desumibile dall’incremento del numero dei malati di G.A.P. presi in carico dai Sert (+42%), dalla riduzione del parco slot sul territorio (- 8000 congegni, con 11 attività professionali dismesse), dalla riemersione del gioco illegale (scommesse abusive e apparecchi non autorizzati).

 

Con questa nota, AS.TRO rappresenta una preoccupazione “civile e civica” per l’utilizzo “apparentemente” strumentale a cui viene sottoposto il tema della lotta al gioco patologico, ma soprattutto per l’insorgenza di profili di carattere “economico” con cui inizia a “colorarsi” l’attivismo del c.d. volontariato di prossimità alla lotta contro il gioco (legale) concertato con i Comuni.
In Italia nessuna Istituzione ha mai messo in campo dei “milioni” di euro per “la prevenzione” al gioco patologico, e persino le campagne nazionali su fenomeni a rilevanza epidemiologica “spaventosa” stentano a raggiungere dette cifre.
Se veramente fosse questo il vero scopo di tale progetto, e se le singole iniziative fossero “serie e professionalmente coordinate con scuole-università-servizi sanitari e sociali- e industria”, l’esito positivo sarebbe talmente scontato da poter già “brindare” ad una vittoria che nessuna campagna sociale ha mai raggiunto in Italia.
Il timore, invece, che di prevenzione ci sia “poco”, diventa concreto analizzando il progetto in commento.
La sensazione che di prevenzione ci sarà “pochissimo” diventa attuale se si pensa che la Giunta Regionale non ha neppure ipotizzato una centrale professionale di coordinamento e verifica tecnica sulla “sorte” di tutti questi denari (complessivamente 3 milioni di euro).
Lo scoramento civico si aggrava laddove diventa verosimile che tramite il denaro pubblico si costruisca l’ennesima “professione virtuale” , ovvero quella dell’anti-gioco lecito.

Nell’auspicio di poter ulteriormente collaborare e contribuire all’approfondimento di una tematica che tocca le corde di tutti i cittadini in difficoltà, che ai servizi comunali guardano come ultima ancora di salvezza, si porgono.
PressGiochi

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