23 Novembre 2024 - 19:57

Lo scenario mondiale del gambling: realtà e prospettive per il 2018

Espansione, globalizzazione e consolidamento sono i tre elementi connotanti l’industria del gioco mondiale. Dal punto di vista normativo, la globalizzazione e il consolidamento del settore hanno aumentato la complessità e

27 Dicembre 2017

Espansione, globalizzazione e consolidamento sono i tre elementi connotanti l’industria del gioco mondiale. Dal punto di vista normativo, la globalizzazione e il consolidamento del settore hanno aumentato la complessità e la rigorosità dei regimi di conferimento delle licenze, elevando di conseguenza gli standard aziendali, anche perché, grazie alla globalizzazione, le aziende devono rispettare le leggi di molte giurisdizioni. La globalizzazione ha anche creato una sinergia fra le vari giurisdizioni, che apprendono l’una dall’altra le migliori pratiche applicate.

Per quanto riguarda il mercato, una delle tre grandi agenzie di rating del credito, laFitch, ritiene che il 2018 fornirà solide prospettive economiche attraverso i mercati globali, determinando una crescita moderataper operatori e fornitori.

Tra i maggiori fattori di rischio, Fitch individua: il potenziale crackdown dei Fobt nel Regno Unito;le annunciate restrizioni che saranno imposte a Macao nel rinnovo della licenzee la saturazione del mercato dei casino negli Stati Uniti nord-orientali.

Quanto alle dinamiche industriali, mentre crescono le sinergie e i punti di contatto fra USA e Europa, e l’Asia non è più solo il “terzo polo” degli investimenti internazionali, ma sta cominciando a vivere di luce propria.

Gli scenari sono diametralmente cambiati dagli anni ’80 ad oggi. I casino erano una rarità negli Stati Uniti, mentre in Europa fiorivano, e il mercato era dominato dall’ippica e dalle lotterie statali, che invece nel Vecchio Continente erano comparti di complemento.

 

 

Oggi, in USA, 24 stati hanno casino commerciali e 28 ne consentono la gestione ai nativi americani.

Ironia della sorte, tale diffusione ha danneggiato l’industria delle corse di cavalli e le lotterie statali. L’Europa è ancora avanti agli Stati Uniti per diversi aspetti, e in particolare nelle scommesse sportive e nell’online. Il Nevada è stato il primo stato ad avere casinò, e rimane l’unico a consentire scommesse sportive vere e proprie. Tre stati hanno legalizzato l’online: Delaware, New Jersey e Nevada. I primi due consentono tutti i casino games, mentre il Nevada si limita al poker. I tre stati hanno recentemente annunciato un accordo per accomunare il poker online. E tanti altri si stanno dando da fare per lanciare casino virtuali.

 

I fornitori di software, però, sono in gran parte europei, basti pensare a GVC Bwin, 888, Gamesys e PaddyPowerBetfair.

 

Anche in Asia le case da gioco sono in continua espansione. Macao è ormai la capitale mondiale del settore, superando Las Vegas nelle entrate dei giochi. I dueresort-casinò integrati aperti a Singapore nel 2010 sono oggi meta ambita per giocatori e non di tutto il mondo. E il Giappone è sulla strada per consentire un numero indeterminato diresort integrati con i casinò. Diversi paesi dell’area, come le Filippine, la Corea del Sud e la Cambogia, hanno una realtà consolidata, ma stanno vivendo importanti cambiamenti ed espansioni. La regione russa di Vladivostok sta per diventare la nuova Las Vegas, soprattutto ad uso dei giocatori cinesi, ancor oggi mortificati dalle leggi nazionali.

 

In Africa, sebbene molti paesi abbiano regolamentato varie forme di gioco a terra – da sottolineare il boom delle scommesse sportive in Ghana, Kenya, Nigeria e Sud Africa – molte di queste leggi rimangono obsolete e necessitano di riforme. In termini di gioco a distanza, molti paesi stanno ragionando sulla regolamentazione, come la Tanzania e il Kenya, che hanno già regole specifiche.

 

In Sud America, Argentina, Cile e Paraguay hanno una valida industria di casino. Il Paraguay ha recentemente modernizzato il proprio sistema normativo avvicinandolo agli standard internazionali. In Brasile, invece, il gambling è sempre illegale, ma la legalizzazione è in corso di esame: se si arriverà a dama, il Brasile può diventare uno dei primi mercati mondiali. Situazione analoga al Brasile caratterizza il Massico, dove da anni si parla per modificare le leggi: il 2018 sarà l’anno buono?

 

D’altra parte, sono poche le aziende ad avere i mezzi per competere in questo campo, visto che ogni singolo progetto richiede investimenti per diversi miliardi di dollari. I soliti noti sono Caesars, Hard Rock, Las Vegas Sands, Melco, MGM Resorts, Resorts World e Wynn Resorts.

Un’altra tendenza è il consolidamento nel segmento manifatturiero. Scientific Games, in passato società di lotterie, ora possiede Bally Gaming, che in precedenza aveva acquisito Shuffle Master e WMS Gaming. Nel 2015, la principale società di lotterie GTECH si è fusa con IGT, che poi è stata incorporata da Lottomatica, diventando il primo gruppo al mondo. Novomatic, con le sue innumerevoli acquisizioni, è presente con le sue sussidiarie in 45 paesi e commercia con 70.

 

Dal punto di vista tecnologico, c’è comunque ancora spazio per le nuove aziende, sempre che abbiano un buon potenziale creativo. I fronti più dinamici sono quelli della Virtual Reality (VR) e dei prodotti ibridi slot/arcade/skill/video game che hanno invaso l’ultima G2E di Las Vegas. Tutto ciò per attrarre i cosiddetti Millennials, che ancor oggi sono più affascinati dai videogiochi che non dal mobile gambling.

Nel complesso, si può affermare che l’industria dei giochi – casinò, lotterie, internet o scommesse sportive – è salutare e continuerà ad espandersi negli anni a venire.

 

 

 

MC – PressGiochi

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