Gli scacchi come strumento per combattere la ludopatia dei giovanissimi. E’ questo il senso del progetto “Gioco scaccia gioco”, nato a Livorno su iniziativa dell’Asd Livorno Scacchi, e che è
Gli scacchi come strumento per combattere la ludopatia dei giovanissimi. E’ questo il senso del progetto “Gioco scaccia gioco”, nato a Livorno su iniziativa dell’Asd Livorno Scacchi, e che è ripartita anche in questo anno scolastico nelle scuole della città labronica e del Valdarno.
“Gioco scaccia gioco” nasce nel 2015 e viene subito inserito dal Comune di Livorno nel programma “Scuola e città”.
Lo scopo del progetto è dimostrare, come asserito dalla Dichiarazione scritta dell’Unione Europea 50/2011, che gli scacchi a scuola sono in grado di prevenire diverse forme di dipendenza fra i giovani, tra cui quella dal gioco d’azzardo patologico.
Gli scacchi, al contrario, inducono i minori ad esercitare e sviluppare le doti della pazienza, della perseveranza, del ragionamento, della logica, della concentrazione. Inoltre negli scacchi il risultato non è affidato alla fortuna ma all’impegno.
Dopo un primo anno sperimentale con la partecipazione di 16 classi e conclusosi sulla Terrazza Mascagni, una piazza sul mare a forma di scacchiera (foto), il progetto è rapidamente esploso. Nel 2017 le classi che lo seguivano sono diventate un centinaio e il progetto è stato inserito nel piano di contrasto della Regione Toscana al gioco d’azzardo patologico con un’azione sperimentale sui territori di Livorno e del Valdarno in collaborazione con varie associazioni del territorio (Libera e Conkarma). Nel 2018 anche il Comune di Livorno ha inserito ufficialmente il progetto nei suoi programmi scolastici con una mozione del Consiglio comunale votata all’unanimità.
Dopo lo stop del 2020 a causa della pandemia il progetto è ripartito alla fine del 2021, sia a Livorno che nel Valdarno. La Regione Toscana ha nuovamente inserito il progetto nel piano di contrasto al gioco d’azzardo patologico e ANCI (L’Associazione nazionela dei Comuni italiani), ente coprogettatore, ha chiesto ai ricercatori della prestigiosa scuola superiore universitaria Sant’Anna di Pisa e del CNR di Pisa di monitorarne i risultati alla conclusione del ciclo di lavoro, prevista nel 2023.
Il progetto è interamente finanziato da enti pubblici ed è molto apprezzato nelle scuole in cui si svolge. Oltre agli scacchi, i ragazzi vengono anche istruiti nel gioco della dama, con la partecipazione del più volte campione mondiale Michele Borghetti.
A breve poi dovrebbe partire un altro progetto denominato “Slow game” a cura dei SERD (Servizi dipendenze) della ASL Nord ovest della Toscana, che si ispira alla buona pratica del gioco riflessivo.
PressGiochi
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