24 Novembre 2024 - 05:23

Limiti orari al gioco. L’Interno invia circolare per ricordare i contenuti dell’Intesa Stato Regioni

“Gli Enti Locali non possono discostarsi dai contenuti dell’Intesa Stato-regioni firmata il 7 settembre 2017, che ha valenza di norma di indirizzo per l’azione degli Enti locali costituendo un parametro

13 Novembre 2019

“Gli Enti Locali non possono discostarsi dai contenuti dell’Intesa Stato-regioni firmata il 7 settembre 2017, che ha valenza di norma di indirizzo per l’azione degli Enti locali costituendo un parametro di legittimità dei provvedimenti adottati”.

E’ quanto scrive il Ministero dell’Interno in una circolare inviata a Questure e prefetture in merito agli orari delle sale giochi e sale vlt rinviando al contenuto di una sentenza emessa da Tar Lazio relativa proprio agli orari di una sala che ospitava ad Anzio apparecchi da intrattenimento. Il Comune aveva infatti imposto una chiusura di ben 13 ore giornaliere all’attività senza rispettare le disposizioni dell’accordo raggiunto in Conferenza unificata.

Il Ministero spiega che i Comuni e le Regioni hanno potere di intervenire solamente negli spazi lasciati iberi dall’Intesa Stato Regioni la quale ha stabilito un limite massimo di sei ore di chiusura dei locali in cui sono installate slot machine e VLT.

In assenza del decreto del Mef la richiamata intesa pur non avendo una valenza cogente dispiegherebbe comunque alcuni effetti suscettibili di vincolare le scelte che gli stakeholders istituzionali sono chiamati a compiere. Il Tar annullando l’ordinanza sindacale del comune di Anzio ha ritenuto che la fissazione di un orario di chiusura  delle attività di gioco più lunga rispetto a quella stabilita dall’Intesa sia illegittima in quanto non motiverebbe le ragioni per le quali si discosta da essa e adottata in violazione delle regole procedurali stabilite dall’Intesa stessa.

 

L’Intesa, ricorda il Viminale “costituisce un atto cui non può essere disconosciuta una certa forza vincolante, in quanto espressione di principi e regole comuni che in Conferenza Unificata hanno trovato mediazione”. Quindi in attesa che venga recepita, l’intesa riveste la valenza di una “norma di indirizzo per l’azione degli Enti Locali costituendo, al contempo, un parametro di legittimità dei provvedimenti da essi adottati”.

 

“La sentenza del Tar – conclude l’Interno – appare estremamente significativa per la complessa disciplina di un settore la cui governance è affidata in termini significativi alle autorità provinciali e locali di pubblica sicurezza.

 

 

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