Controlli intensivi della GdF nella provincia di Potenza: sequestrate 12 slot, sanzioni per 28 mila euro La Lega Ippica Italiana chiede al Governo di non effettuare nuovi tagli ai fondi
La Lega Ippica Italiana chiede al Governo di non effettuare nuovi tagli ai fondi prima del Collegato Agricolo che servirebbe a migliorare le difficili condizioni del settore.
“Si parla di Legge Finanziaria 2018 e già trapelano consistenti voci riguardo ad un taglio del 20% alle risorse destinate al settore ippico- commentano- Il taglio è deciso dal Governo in sede di riduzione delle uscite e, se già durissimo da accettare nell’ambito dell’attuazione della Riforma, diventerebbe letale in continuità di operatività sotto il Mipaaf.
Si tratta di un taglio completamente indipendente dall’attuazione della Riforma di privatizzazione prevista dal Collegato Agricolo ma che metterebbe ancor più in risalto l’urgenza di un intervento strutturale. La nostra compagine si sta attivando con tutti i mezzi per sensibilizzare le forze di Governo affinché non siano praticati tagli ad un settore martoriato da innumerevoli errori derivati dalle scellerate scelte della politica stessa e da gestioni pubblicistiche a dir poco imbarazzanti degli ultimi vent’anni. Il rischio del perpetuarsi di tagli al settore ippico è da sempre dietro l’angolo, dal 2000 ad oggi le risorse disponibili si sono ridotte ad un quarto, e certamente nessuna persona di buon senso può immaginare che lo Stato continui imperterrito ad immettere risorse in un settore dove la gestione pubblicistica ha consentito l’aggravarsi del malcontento, della scarsa trasparenza, del lavoro nero, delle infiltrazioni malavitose, delle pratiche illecite sui cavalli ed un azzeramento degli investimenti”.
“Inoltre- prosegue la Lega Ippica Italiana- la gestione incompetente dei burocrati sta causando una riduzione del volume delle scommesse, quantificabile anch’essa intorno al 20% annuo, che ha raggiunto un livello tale che ogni giorno allontana la possibilità di risollevare il settore, ma portare un ulteriore taglio oggi, senza Riforma, sarebbe la fine”.
“Solo raggiunto il compimento di un processo vero di privatizzazione e di riorganizzazione del settore, solo con l’applicazione di un Piano industriale e la nascita di quell’Organismo- concludono- chiaramente previsto dalla Legge, a cui affidare tutte le leve necessarie per riportare il settore sul binario della trasparenza, della moralità, della sportività, dell’efficienza e della meritocrazia, solo allora si potrà attivare una sganciamento economico graduale dalle Casse dello Stato.
Questo prevede la Legge e questa è la volontà, scritta nero su bianco, del Governo. Governo a cui chiederemo l’immediata attuazione del processo di riorganizzazione necessario al settore ed il mantenimento delle attuali risorse”.
PressGiochi