La questura di Lecce ha segnalato 28 esercizi pubblici abilitati all’esercizio delle scommesse e al gioco d’azzardo lecito ai rispettivi Comuni per violazione della legge regionale 43 del 2013 le cui prescrizioni
La questura di Lecce ha segnalato 28 esercizi pubblici abilitati all’esercizio delle scommesse e al gioco d’azzardo lecito ai rispettivi Comuni per violazione della legge regionale 43 del 2013 le cui prescrizioni impongono una distanza di almeno 500 metri da strutture giudicate sensibili, come scuole, chiese, case di cura.
Si tratta di una norma studiate per arginare il fenomeno della ludopatia, sottoposta al vaglio della Corte Costituzionale che nel maggio scorso ha respinto la questione eccepita proprio dai giudici del Tar Puglia, sezione di Lecce.
I militari hanno effettuato ricognizioni nel capoluogo e in altri nove centri: a Lecce è stato segnalato un esercizio; quattro a San Pietro in Lama, cinque a Lequile , uno a San Cesario di Lecce, in via Lequile; cinque a Monteroni di Lecce. A Cavallino sono state quattro le segnalazioni, altrettante a Calimera, due esercizi segnalati a Lizzanello, uno rispettivamente a Surbo, e a Melendugno.
PressGiochi
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