24 Novembre 2024 - 01:11

Le prospettive di “BetOnMath”: giocare con la matematica per alfabetizzare gli scommettitori

  E’ stato pubblicato BetOnMath,un progetto promosso dal Politecnico di Milano partito nel 2014 ad opera di Chiara  Andrà. Nicola Parolini e Marco Verani che utilizzerà gli strumenti della matematica

18 Agosto 2016

 

E’ stato pubblicato BetOnMath,un progetto promosso dal Politecnico di Milano partito nel 2014 ad opera di Chiara  Andrà. Nicola Parolini e Marco Verani che utilizzerà gli strumenti della matematica per svelare e spiegare i segreti che si celano dietro la probabilistica del gioco a soldi. Con BetOnMath il Politecnico di Milano si è mosso concretamente per studiare e contribuire ad accrescere in ambito scientifico la conoscenza del fenomeno del gioco d’azzardo. Il progetto nasce appunto dall’osservazione dell’espansione di questo fenomeno “e dalla constatazione che non può non avere radici nella preoccupante e persistente diffusione di un forte analfabetismo matematico tra gli italiani”. Il progetto, parte fondamentalmente dal presupposto che siano le conoscenze personali e le abitudini che ciascun individuo sviluppa nei confronti del gambling a rappresentare dei fattori di rischio per lo sviluppo delle possibili patologie.  Studi scientifici dimostrano infatti che tanto più si è preparati culturalmente tanto meno si rischia di finire intrappolati nel Gap; in particolar modo è la conoscenza matematica di ciascuno di noi a far da ago della bilancia.
Secondo gli autori inoltre “i messaggi  pubblicitari e i media, inoltre, incentivano la pratica del gioco d’azzardo e possono indurre facilmente a credere, soprattutto tra le persone più vulnerabili, che il gioco rappresenti una realistica opportunità di cambiare la propria vita facilmente. Gli spot ci sollecitano quotidianamente con claim del tipo vinci presto, vinci adesso o ti piace vincere facile?”.  La realizzazione di BetOnMath è stata resa possibile attraverso il 5xMille Polisocial Award che ha premiato quei progetti di ricerca che avessero l’obiettivo di portare alla realizzazione di un progetto di interesse sociale. Il Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, che ha preso in carico il lavoro, ha pensato di utilizzare gli strumenti matematici per mettere a nudo “le concezioni erronee che inducono il giocatore a ritenere di poter vincere facilmente e arginare così l’emergenza sociale scaturita dall’odierna diffusione del gioco”. Da un punto di vista pratico, il lavoro dei ricercatori consisterà nel proporre la costruzione e l’implementazione di una strategia  di intervento formativo basata sull’utilizzo di strumenti matematici di base che consentano al cittadino una comprensione critica dei concetti probabilistiche che stanno alla base di tutti i giochi in cui è principalmente l’alea, la casualità, a dominare nell’esito.

 

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