Premessa: il giocatore che desiderasse trascorrere le vacanze nel mitico arcipelago di dipendenza americana, sappia fin da ora che da quelle parti non è ammessa alcuna forma di gambling. A
Premessa: il giocatore che desiderasse trascorrere le vacanze nel mitico arcipelago di dipendenza americana, sappia fin da ora che da quelle parti non è ammessa alcuna forma di gambling. A quanto pare, però, anche da quelle parti si stanno rendendo conto che procedere col proibizionismo è inutile, in quando decine di migliaia di hawaiani ama giocare e lo fa su siti illegali.
Ecco allora l’avvio di un progetto di legge per legalizzare le scommesse sportive, a cui dovrebbe farne seguito un altro per consentire l’apertura di un casino a Waikiki.
Purtroppo, però, le autorità sono partite col piede sbagliato, scrivendo la norma in maniera così confusa da far credere che l’esorbitante tassa del 55% sulle vincite pagate sarebbero gravate sui giocatori; un successivo chiarimento ha spostato l’onere sui bookmaker.
Ma resta comunque un record per gli States, dato che al momento le tasse più alte sulle scomesse sono fissate al 51%, negli stati di New York e New Hampshire, il che renderebbe più difficile per gli operatori realizzare un profitto.
Il disegno di legge mira anche a creare una società di scommesse sportive online alle Hawaii per condurre e regolamentare il gioco. Sarebbe gestito dal Dipartimento per le imprese, lo sviluppo economico e il turismo. Inoltre, sono previsti canoni di licenza per gli operatori che si stabilizzano alle Hawaii, ma l’importo da pagare non è menzionato.
Un disegno di legge separato punta a legalizzare l’apertura di un solo casino fisico, a Waikiki, che dovrebbe rinvigorire le attività turistiche e la vita notturna nel quartiere di Honolulu, sulla costa meridionale dell’isola di Oʻahu.
“Il legislatore ritiene che un singolo casinò a Waikiki non solo fornirà ai turisti attività notturne memorabili, ma stimolerà anche l’economia creando centinaia di posti di lavoro e generando entrate per milioni di dollari per lo Stato”, si legge nel disegno di legge.
Si rileva inoltre che, in confronto, altre forme di gioco d’azzardo come le lotterie, l’iGaming e il gioco d’azzardo elettronico non da casino, creano “pochi posti di lavoro di qualità” e non generano “sviluppo economico significativo” nello stato. Secondo il disegno di legge, i sondaggi hanno mostrato che oltre il 70% dei visitatori giapponesi, cinesi e coreani approva un casinò a Waikiki.
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