01 Novembre 2024 - 11:40

Lazio. Corrado (M5S): “La legge sul gioco va attuata”

“Basta leggere le relazioni della DIA e della DNA per capire che c’e’ un forte radicamento della mafia, anche nel nostro territorio, in un settore come quello del gioco d’azzardo,

28 Ottobre 2020

“Basta leggere le relazioni della DIA e della DNA per capire che c’e’ un forte radicamento della mafia, anche nel nostro territorio, in un settore come quello del gioco d’azzardo, che i gruppi criminali usano per il riciclaggio di denaro e sui cui proventi incassano lauti profitti.”
Lo ha dichiarato la consigliera regionale M5S del Lazio, Valentina Corrado, nell’ambito della seduta congiunta delle Commissioni I, IX e XI sulle conseguenze economiche sulle attivita’ commerciale derivanti dall’applicazione della legge regionale 5/2013 sul gioco pubblico legale.
“Siamo pertanto contrari come gruppo M5S alla proroga dei tempi per l’attuazione delle misure restrittive contenute nella legge 5/2013 di contrasto alla ludopatia, richiesta dalle associazioni di categoria delle sale gioco.”
Continua Corrado: “I numeri dell’ultimo rapporto del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio sono impietosi: negli ultimi cinque anni sono quasi triplicate le persone che sono state curate dal nostro sistema sanitario per gioco d’azzardo patologico. Questi dati evidenziano come questa patologia sia un’emergenza sanitaria e sociale, che assume contorni ancora piu’ preoccupanti in tempi di pandemia”.
Prosegue Corrado: “Per non parlare del grave problema dell’usura a cui spesso i giocatori fanno ricorso a causa dell’indebitamento. I dati dell’Istituto Superiore di Sanita’ parlano chiaro: quasi il 30%dei giocatori patologici ricorrere a prestiti personali e il 15% si rivolge ai privati per avere liquidita’. C’e’ una tendenza cronica all’indebitamento da parte dei giocatori patologici e anche per contrastare questo fenomeno e quello dell’usura abbiamo approvato una legge nel Lazio il cui fondo viene rifinanziato ogni anno. Il legame tra gioco d’azzardo e ludopatia non e’ dunque un dato minoritario rispetto ad altre problematiche, e’ un problema sanitario, di ordine sociale e di criminalita’ organizzata. Per questo serve una riforma organica in materia, sia per dare agli amministratori locali maggiori strumenti per resistere ai ricorsi presentati dagli operatori del settore del gioco d’azzardo nei confronti dei provvedimenti amministrativi di contrasto alla ludopatia, sia per armonizzare le diverse legislazioni regionali sul tema. Trovo inconcepibile che lo Stato faccia del gioco lecito una voce di entrata del proprio bilancio e al contempo debba poi curare i cittadini che sviluppano forme di dipendenza patologica. Come Istituzioni dobbiamo senz’altro farci carico del problema di tutti i lavoratori che operano in questo comparto ed adoperarci per fare in modo che si favorisca la loro reintroduzione nel mondo del lavoro, perche’ nessuno deve essere lasciato da solo, ma va fatto attraverso una riconversione verso professioni che non alimentino un’emergenza sanitaria e sociale, perche’ non possiamo permettere che la garanzia della sicurezza lavorativa ad alcune famiglie produca la distruzione di altre. E soprattutto non possiamo permettere che la criminalita’ organizzata la faccia da padrona, speculando e alimentandosi attraverso una vera e propria patologia che colpisce gli individui con conseguenze pesantissime sull’intero tessuto sociale”, ha concluso Valentina Corrado.
PressGiochi