Si è tenuta questa mattina a Roma la manifestazione ‘LEGALITA’ LAVORO LAZIO. I LAVORATORI DEL GIOCO PUBBLICO IN PIAZZA PER 3 BUONI MOTIVI’ pressso la sede della Giunta della Regione
Si è tenuta questa mattina a Roma la manifestazione ‘LEGALITA’ LAVORO LAZIO. I LAVORATORI DEL GIOCO PUBBLICO IN PIAZZA PER 3 BUONI MOTIVI’ pressso la sede della Giunta della Regione Lazio in Piazza Oderico da Pordenone organizzata dal Coordinamento Alleati per la Legalità che raccoglie le più importanti associazioni del settore di Gioco Pubblico: Acadi – Confcommercio, Acmi e Astro (aderenti a Confindustria), Agisco, Assotabaccai, Criga, Donne in Gioco, Egp – Fipe, Fit – Federazione Italiana Tabaccai, Sapar, Sts – Sindacato totoricevitori sportivi, Utis.
Durante la manifestazione, una delegazione del Coordinamento ha avuto l’occasione di presentare alla Giunta regionale e alla segreteria di Gabinetto del Presidente Zingaretti, le proposte del Coordinamento Alleati per la Legalità, convinti che sia possibile continuare a costruire un modello virtuoso di gestione del gioco pubblico nel Lazio che valorizzi i principi e i valori ispiratori della Legge 5/2013 sul contrasto al Gioco d’azzardo patologico, senza spazzare via i presidi di legalità e senza regalare alle Mafie queste attività, ed altre, nel Lazio.
“Il capo di gabinetto del presidente Zingaretti ci ha assicurato che il tema è all’attenzione della giunta e che ritengono possa essere risolto nell’iter del collegato alla legge di bilancio regionale che andrà approvato entro il 30 giugno- ha spiegato a PressGiochi Emmanuele Cangianelli rappresentante del Coordinamento. “Un termine che è sufficiente ad evitare l’entrata in vigore del distanziometro espulsivo. Abbiamo sottolineato di valutare anche cambiamenti migliorativi della legge. Si è discusso della formazione dei lavoratori come strumento importante per aumentare la qualità dell’offerta e delle soluzioni di tutela per i consumatori”.
“Abbiamo sviscerato a grandi linee la portata degli interessi coinvolti da questa normativa- ha aggiunto Gabriele Perrone di Sapar Lazio -. Si sono impegnati ad istituire da subito un tavolo con i lavoratori per far si che si possa addivenire entro giugno ad una soluzione che ci permetta di non arrivare all’entrata in vigore del distanziometro che azzera un comparto a livello territoriale”.
Tra i rappresentanti politici che hanno supportato l’iniziativa Massimiliano Maselli Vice Presidente Commissione Sviluppo Economico Regione Lazio che ha detto: “I lavoratori del gioco pubblico oggi sono in piazza per rappresentare i propri diritti e manifestano per ragioni importanti. Il palazzo ha il dovere di ascoltare con attenzione i messaggi che arriveranno dalla piazza; dobbiamo fare attenzione nel Lazio perché il Governo nazionale sta lavorando ad una legge nazionale sul gioco. Non possiamo permetterci errori, la politica deve ascoltare bene i lavoratori e fare scelte giuste. Spero che la manifestazione riesca a farsi ascoltare dal palazzo”.
Orlando Tripodi della Commissione Bilancio Regione Lazio ha aggiunto: “Siamo dalla parte dei lavoratori perché l’Italia non può rischiare di perdere 16mila posti di lavoro. La regione Lazio in questo momento non può permettersi di dimenticare i lavoratori, non molleremo in attesa che si discuta il collegato con il quale cercheremo di modificare la legge per evitare che un mondo che garantisce legalità e occupazione venga martoriato e massacrato dopo i lungi mesi di chiusura causati dal Covid”.
Marietta Tidei, Presidente Commissione Sviluppo Economico Regione Lazio ha affermato: “La vostra sacrosanta preoccupazione deve essere condivisa. La Regione Lazio ha il dovere di garantire i lavoratori colpiti da tante difficoltà causate dalla pandemia. Non si dovrà perder nemmeno un posto di lavoro in regione”.
A rappresentare le ‘Donne in Gioco’ Antonia Campanella ha ricordato: “Dopo ben 18 mesi di chiusura a causa della pandemia da Covid, dopo decine e decine di manifestazioni per riaprire le nostre attività, siamo oggi ancora in piazza a lottare contro i distanziometri e i limiti orari che vuole imporre la Regione. Ma di cosa stiamo parlando? Abbiamo una dignità da tutelare, ci sono a rischio 16.000 posti di lavoro nel Lazio di cui 8.000 sono donne. Avete una coscienza? La politica faccia la scelta giusta perché noi siamo dalla parte della tutela del giocatore e garantiamo la legalità dell’offerta” ha concluso.
PressGiochi
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