94 persone in più, rispetto all’anno precedente, sono state prese in carico nel 2017 dal SerD della Asl di L’Aquila per dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo. Un incremento
94 persone in più, rispetto all’anno precedente, sono state prese in carico nel 2017 dal SerD della Asl di L’Aquila per dipendenza da droga, alcol e gioco d’azzardo.
Un incremento di pazienti che è il più alto degli ultimi nove anni e che dà la misura della portata di un disagio sempre più diffuso. Nel 2017 (così come in anni precedenti) la voce che incide di più, in termini numerici, è quella delle problematiche legate a sostanze stupefacenti (403 pazienti totali), seguita dall’alcol (251) e dal gioco d’azzardo (46).
Per quel che riguarda specificamente il gioco d’azzardo patologico il ‘dossier’ del SerD indica un marcato incremento della patologia negli ultimi 6 anni. Nel 2011 le persone prese in carico erano 10 e da allora sono andate costantemente crescendo, fino a raggiungere la cifra di 46 nel 2017.
A dimostrazione dell’inefficacia delle politiche finora adottate.
Il report della Asl scatta una foto molto nitida sulle caratteristiche di questi pazienti: come negli anni precedenti e per le altre dipendenze, hanno chiesto aiuto più i maschi (42 pazienti) che le femmine (4); in alcuni casi, al gioco d’azzardo, è risultato associato il consumo di alcol o droga. La maggior parte degli utenti predilige le slot machine oltre a scommesse on-line, lotterie e gratta e vinci. Il giocatore più giovane ha 28 anni, quello più anziano 71 mentre l’età più colpita è tra 30-34 anni (10 persone in totale, di cui 6 già in carico e 4 nuovi ingressi).
Questo dato dimostra un abbassamento dell’età dei giocatori rispetto agli anni 2015-2016 in cui il picco si è registrato nella fascia d’età 45-59 anni.
“Chi è vittima del gioco d’azzardo patologico”, dichiara la dr.ssa Daniela Spaziani, “ perde ingenti quantità di denaro, la fiducia dei propri cari, la serenità nei rapporti amicali e arriva a compiere atti estremi. E’ necessario sensibilizzare le istituzioni e dedicare maggiore attenzione agli adolescenti”.
PressGiochi