“L’assessore Bignotti, balbettante durante la V commissione sul punto afferente alla lotta alla ludopatia, ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale dal suo gruppo politico a gennaio 2018 e a
“L’assessore Bignotti, balbettante durante la V commissione sul punto afferente alla lotta alla ludopatia, ordine del giorno presentato in Consiglio Comunale dal suo gruppo politico a gennaio 2018 e a cui mai si era dato seguito con un atto concreto, oggi esce con una dichiarazione a mezzo stampa. E che dice l’assessore che balbettava in sede di Commissione Garanzia? Che aveva depositato proprio nel giorno della Commissione una bozza di regolamento sulla ludopatia. Ma i commissari non hanno ricevuto nulla in quella sede, quando cioè si discuteva dell’argomento, nè tantomeno prima della seduta, come sarebbe buona creanza”.
L’affondo è del capogruppo del Passo Possibile, Paolo Romano, che aggiunge come, ad una attenta lettura, “quella bozza ha ancora le caratteristiche dell’emendamento presentato sempre dal suo gruppo consiliare più di un anno fa al disciplinare delle attività produttive tanto voluto dall’ex assessore Piccinini. A dovere di cronaca fu lo stesso assessore a rimandare la discussione di quell’emendamento perché evidentemente non convinto sulla fattibilità della proposta. In seguito non se ne seppe più nulla fino al giorno della V Commissione che ha inteso indagare sulla mancata realizzazione degli ordini del giorno consiliari. E fino alla ‘bozza’ oggetto del comunicato stampa di Bignotti. Ma le bozze di regolamento per essere efficaci si trasformano in proposte, siano esse consiliari per il tramite del gruppo di riferimento o di Giunta, attraverso la proposta dell’assessore competente, assessore che però risulta essere Raffaele Daniele, se parliamo di Commercio. In seguito inizia l’iter delle commissioni, nel caso di specie la III e la IV che non si riuniscono da diversi mesi. Infatti le distanze tra le sale di slot machine e i punti sensibili (come le scuole) a cui nella ‘bozza’ fa riferimento l’assessore al Sociale sono un problema del Suap e non possono essere decise dal suo assessorato che dovrebbe mettere in campo solo politiche di prevenzione, finora assenti”.
A tal proposito, altra stoccata di Romano, “l’assessore dovrebbe incrementare la spesa del piano sociale d’ambito nelle azioni dedicate alla ludopatia e nello stesso tempo essere in grado di spendere i fondi acquisiti. Considerato che il Disciplinare alle Attività Produttive deve essere comunque modificato per la Legge regionale sul Testo Unico del Commercio e pure per il pastrocchio sui dehors, la ‘bozza’ di Bignotti potrebbe essere benissimo calata all’interno del nuovo testo, magari prima dell’approvazione in Giunta e attraverso un’adeguata condivisione. Prima di fare ramanzine ai consiglieri di minoranza, Bignotti dovrebbe benedire la V Commissione che gli ha ricordato di occuparsi dopo oltre un anno di una tematica che il suo stesso gruppo aveva sollevato”.
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