Laives: l’ordinanza per rimuovere le slot dai tabacchi è pronta

È iniziato il conto alla rovescia a Laives per togliere le slot machine anche dai tabacchini. Come aveva annunciato il sindaco Christian Bianchi, dando seguito alle disposizioni provinciali, l’ordinanza è pronta. “In questi giorni – dice Bianchi – dopo averla firmata è stata spedita ai titolari dei tabacchini dove ancora sono in funzione le slot. Hanno 30 giorni di tempo per toglierle, altrimenti, scaduto il termine, scatteranno i provvedimenti previsti. Ricordo che debbono sottostare all’ordinanza tutti quei locali che rientrano nel raggio di 300 metri da strutture considerate sensibili, come ad esempio le scuole, i centri giovanili, le strutture per anziani e così via. Di fatto, credo, quasi tutti i tabacchini, salvo forse uno o due in tutto il territorio comunale. Adesso ci sono 30 giorni di tempo per mettersi in regola, dopo di che vedremo se ci saranno ricorsi e se si applicheranno sanzioni”.

Dopo i bar e le sale gioco (queste a Laives non ci sono mai state), la Provincia mira a togliere le macchinette dove ancora si gioca a soldi. Rimanevano i tabacchini e ora si interviene anche su questi. Con questo non viene certo eliminato il gioco d’azzardo, perché rimane quello on line, che tra l’altro sfugge facilmente a tutti i controlli.

C’è poi sempre tutto il vasto settore dei “gratta e vinci”, dove pure si spendono cifre considerevoli stando alle statistiche. Per quanto riguarda Laives, un riferimento è quello predisposto dall’Istituto Milton Friedman, riferito al 2016: a Laives sono stati raccolti circa 5 milioni e 900 mila euro in scommesse e azzardo, con una spesa annua pro capite di 69,32 euro e giornaliera di 19 centesimi, spesa che comunque risultava essere fra le meno ingenti a livello provinciale. Secondo una rilevazione giornalistica di qualche anno fa, la spesa media per abitante di Laives in slot machine, scommesse e gratta e vinci ammontava a 331 euro (considerati 17.780 abitanti). Una comunità, quella locale, che ha un reddito medio pari a 21.254 euro, con una quota in giochi e scommesse che conferma cifre superiori al 5 milioni di euro l’anno, che non è poco, anche se era risultata inferiore rispetto a Bolzano, Merano o Brunico in rapporto al numero di abitanti. In seguito le slot machine dai bar sono state tolte e adesso tocca ai tabacchini fare altrettanto.

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