26 Dicembre 2024 - 04:46

Laffranco (Fi): “Dall’intesa giochi, atteso un minor gettito di 2,8 mld”

L’on. Pietro Laffranco, Alberto Giorgetti e Sandra Savino hanno presentato al Ministero delle Finanze una interrogazione per chiedere di sapere quali sono le stime relative alle minori entrate derivanti dall’intesa

25 Ottobre 2017

L’on. Pietro Laffranco, Alberto Giorgetti e Sandra Savino hanno presentato al Ministero delle Finanze una interrogazione per chiedere di sapere quali sono le stime relative alle minori entrate derivanti dall’intesa per il riordino del gioco pubblico, e quali sono le misure contenute nella legge di bilancio per far fronte al minor gettito conseguente alle nuove disposizioni richiamate in premessa.

“La Conferenza unificata – ha ricordato Laffranco – ha sancito l’intesa per il riordino del gioco pubblico. L’intesa raggiunta dal Governo con regioni ed enti locali produrrà, come ha dichiarato lo stesso promotore dell’accordo, il Sottosegretario Pier Paolo Baretta, una forte riduzione del gioco legale in Italia; già nella manovra correttiva di aprile era stato previsto il taglio del 35 per cento delle slot machine, che passeranno da oltre 400 mila a 265 mila, entro aprile 2018. A ciò si aggiunge il dimezzamento dei punti gioco, dagli attuali 100 mila a circa 55 mila entro il 31 dicembre 2019.

Da una stima effettuata da operatori nazionali, il calo di gettito derivante dalle suddette misure ammonterebbe a circa 16 miliardi di euro, e potrebbe essere così quantificato:
– riduzione AWP da 407mila (dicembre 2016) a 265mila (maggio 2018): 500mln di euro;
– riduzione punti vendita: 400mln di euro;
– tessera del giocatore: 600mln di euro;
– limiti orari: 100mln di euro;
inoltre, numerose regioni hanno adottato provvedimenti che portano a ulteriori e significative riduzioni della distribuzione. L’applicazione delle leggi regionali determinerà la chiusura di un numero di punti vendita tra il 60 e il 90 per cento. I provvedimenti entreranno in vigore, a seconda delle singole regioni, tra il 2017 e il 2020.

Gli impatti erariali (annualizzati) sono quantificabili in 1,2 miliardi di euro, dettagliati come
segue:

– leggi che producono effetti dal 2017: Piemonte (canale generalista): 200 milioni;
– leggi che producono effetti dal 2018: Liguria, Abruzzo, Emilia-Romagna (canale dedicato): 400 milioni;
– leggi che producono effetti dal 2019: Puglia, Basilicata, Piemonte (canale dedicato): 400 milioni;
– leggi che producono effetti dal 2020: Marche, Trento, Valle d’Aosta (canale dedicato): 200 milioni.

Pertanto, – ha concluso – le nuove norme produrranno effetti complessivi sul gettito per 2,8 miliardi di euro: si tratta di importi di gran lunga superiori a quelli ipotizzati dallo stesso Sottosegretario Baretta, che ha ipotizzato un calo del 10 per cento, equivalente a circa 1 miliardo di euro.

 

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