La Direzione Investigativa Antimafia di Roma ha fermato tre persone appartenenti al clan Giuliano di Napoli, perché avevano organizzato con un sodalizio criminale legato alla camorra la gestione dell’usura e
La Direzione Investigativa Antimafia di Roma ha fermato tre persone appartenenti al clan Giuliano di Napoli, perché avevano organizzato con un sodalizio criminale legato alla camorra la gestione dell’usura e del gioco d’azzardo nel territorio di Ladispoli, sul litorale romano. I tre provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal gip di Civitavecchia. Il gruppo aveva organizzato sul litorale romano «una vera e propria colonia camorrista».
L’organizzazione scoperta dalla Dia da più di 10 anni aveva messo in piedi a Ladispoli un sistema di usura ai danni di cittadini e imprenditori in crisi economica, molti dei quali dediti al gioco d’azzardo, «incoraggiato dagli stessi usurai che lo gestivano in città».
Le intercettazioni telefoniche e le testimonianze di alcune vittime «vessate e prostrate dagli usurai» hanno portato alla luce come i criminali pretendessero prestiti usurari ad un tasso che arrivava al 120% dell’importo versato. Il giro d’affari negli anni è arrivato a centinaia di migliaia di euro a scapito di decine di soggetti. Un dipendente pubblico, in particolare, con il vizio del gioco e delle scommesse calcistiche clandestine, ha dichiarato di aver accumulato in tre anni di giocate «sulla fiducia» un debito di oltre 10 mila euro e di essere stato minacciato, non potendo farvi fronte, nonostante avesse già consegnato denaro proveniente dalla cessione del quinto dello stipendio.
PressGiochi