11 Gennaio 2025 - 07:16

Ladispoli. Le associazioni chiedono di costituire un tavolo di lavoro sul gioco d’azzardo

A Ladispoli l’associazione Pixi lancia l’allarme ludopatia e chiede di costituire un tavolo di confronto con le associazioni e i servizi impegnati nel settore, al fine di definire i criteri

23 Maggio 2017

A Ladispoli l’associazione Pixi lancia l’allarme ludopatia e chiede di costituire un tavolo di confronto con le associazioni e i servizi impegnati nel settore, al fine di definire i criteri e le iniziative di una corretta ed efficace campagna di educazione al gioco e di prevenzione dei rischi indotti dal gioco d’azzardo.

“Da Palo Laziale a via Ancona per fare un esempio – evidenzia la Pixi – esistono 9 attività commerciali con reparto slot e due sale slot dedicate esclusivamente al gioco. Crescono i fatturati del gioco d’azzardo, ma anche i costi sanitari, sociali, relazionali e legali della sua diffusione. In Italia con 80 miliardi di euro di fatturato annuo, l’industria del gioco d’azzardo è diventata una delle più importanti del paese. Lotterie, slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di diversa natura hanno inondato il mercato a ritmi sempre più frenetici. Il risultato di questo sforzo ingente, anche in termini di marketing e pubblicità, è stata la notevole crescita dei giocatori, che coinvolge ogni gruppo sociale, compresi pensionati, casalinghe, giovani”.

Recentemente è intervenuta l’ordinanza del Comune che ha posto un freno nel cuore cittadino evitando l’entrata di nuovi locali simili ma erano già tanti quelli esistenti.

Le richieste delle associazioni contro il gioco d’azzardo:

  1. Costituire un tavolo di confronto con le associazioni e i servizi impegnati nel settore, al fine di definire i criteri e le iniziative di una corretta ed efficace campagna di educazione al gioco e di prevenzione dei rischi indotti dal gioco d’azzardo.
  2. Farsi portavoce presso i vari ENTI statali per far si che il un potere decisionale venga dato alle comunità locali, ora espropriate di ogni funzione di “governo” del fenomeno: i sindaci non possono intervenire sulle licenze, perché totalmente scavalcati dall’attuale legge dello Stato.
  3. A fronte di una situazione sempre più preoccupante, Istituzioni, organizzazioni di terzo settore, sindacati, gruppi di giocatori patologici in trattamento, associazioni di consumatori hanno lanciato la campagna “Mettiamoci in gioco” con l’intento di limitare la crescita forsennata del gioco d’azzardo, aumentare le tutele per la collettività e i giocatori, favorire gli interventi a favore dei giocatori “patologici”.

 

“Nel nostro territorio già da diversi anni operano tre delle strutture che hanno promosso questo cartello Cnca Lazio (coop.pixi) , LIBERA contro le mafie e AUSER”, aggiunge la stessa Pixi.

Pressgiochi

 

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