17 Novembre 2024 - 08:45

L’Abbate (M5S): “Sul gioco d’azzardo, dopo anni di liberalizzazione selvaggia si cambia registro”

Bari totalizza la raccolta di 1 mld e mezzo l’anno in gioco d’azzardo. «Sono dati preoccupanti — afferma Giuseppe L’Abbate, deputato del M5S — che denotano come l’allarme “azzardopatia” sia

21 Agosto 2018

Bari totalizza la raccolta di 1 mld e mezzo l’anno in gioco d’azzardo. «Sono dati preoccupanti — afferma Giuseppe L’Abbate, deputato del M5S — che denotano come l’allarme “azzardopatia” sia purtroppo realtà anche da noi in Terra di Bari. L’Italia è il Paese europeo dove si “gioca” di più in Europa e il quarto al Mondo: un record negativo che coinvolge oltre un milione di persone sul territorio nazionale. I risultati fanno comprendere come il fenomeno non sia solo una percezione che tutti noi possiamo avere guardandoci attorno, ma un vero e proprio dramma raccontato dai numeri, dalla portata e dalla tipologia delle giocate».

Sul sito dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli vengono pubblicati alcuni dati, ma relativi a erario (ovvero incassi per lo Stato) e spesa (differenza tra giocato e vinto). Il deputato del M5S, con un accesso agli atti, ha ottenuto i valori per ogni singolo campo. La voce più consistente è quella delle Vlt (slot machine): 470,6 milioni raccolti nel 2016 con una crescita di 10 milioni rispetto all’anno precedente. Segue, in seconda posizione, l’universo dei videogiochi (almeno formalmente) senza vincita in denaro con 350 milioni, mentre in terza posizione c’è il gioco del Lotto con 216,9 milioni. Poco più delle lotterie istantanee: si tratta dei più noti gratta e vinci che movimentano 200 milioni all’anno.
«Quando sono stati resi noti i primi dati a livello nazionale — prosegue L’Abbate — ho voluto approfondire la questione anche nel nostro territorio. I risultati? Preoccupanti.

Il governo Conte, mantenendo le nostre promesse fatte durante la campagna elettorale, ha provveduto all’emanazione del cosiddetto decreto Dignità. Questo intervento normativo rappresenta certamente un primo step per la lotta all’azzardopatia e prevede lo stop alla pubblicità e alle sponsorizzazioni del gioco d’azzardo su qualunque mezzo. I contratti in corso dureranno al massimo fino al 30 giugno 2019. Dal divieto saranno escluse solo le lotterie nazionali a estrazione differita e i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli».

«Parliamo — aggiunge ancora L’Abbate — di una svolta etico-economica epocale per famiglie, commercio e giovani: ogni euro sprecato nel “tentar la sorte” è un euro in meno nei consumi per non parlare delle drammatiche conseguenze sociali, sulle famiglie e sulla vita delle persone che diventano dipendenti dall’azzardo. A sostegno di questa proposta si sono schierate decine di associazioni. Si prevedono, inoltre, consistenti sanzioni pecuniarie per chi non rispetta i divieti. I ricavi saranno destinati al fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico collegato al Ministero della Salute. È un aiuto concreto».

«Dopo 15 anni di liberalizzazione selvaggia si cambia finalmente registro. Così come è già accaduto con prodotti dannosi per la salute, come il tabacco, che nuoce gravemente alla salute, va vietata la pubblicità anche sull’azzardo. Solo così è possibile far diminuire la capacità attrattiva del settore ed il suo condizionamento su ogni settore della società. Non possiamo dimenticare inoltre che si tratta di un settore che colpisce sempre più il reddito delle famiglie, con danni pesanti anche per l’economia sana e produttiva, in grado di generare inoltre consistenti risparmi per lo Stato».

 

PressGiochi

 

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