Nella seduta di ieri alla Camera l’onorevole Mariani (PD) ha presentato un’interrogazione rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico
Nella seduta di ieri alla Camera l’onorevole Mariani (PD) ha presentato un’interrogazione rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico in merito ai lavoratori Snai della sede di Porcari. L’onorevole ha chiesto ai ministri “se intendano effettuare un monitoraggio in relazione alle vicende riguardanti l’azienda Snai spa, con particolare riferimento alla situazione occupazionale; e quali iniziative di competenza intendano assumere per evitare che il piano di ristrutturazione della società produca conseguenze gravissime in termini occupazionali e sociali sul territorio lucchese”.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione
Premesso che:
Snai Spa è una società per azioni, fondata nel 1990, che si occupa della gestione di scommesse e di concorsi a pronostici. Risulta essere uno dei principali operatori a livello nazionale nel settore dei giochi, potendo contare su un’ampia rete di accettazione di scommesse, composta sia da agenzie esclusivamente dedicate al gioco sia da punti attivi presso esercizi quali bar, tabaccherie, centri commerciali;
la società è quotata in borsa e possiede diverse sedi a Milano, Roma e Porcari, in provincia di Lucca, dove dalla data di fondazione ha avuto base la sede operativa e legale;
Snai rappresenta oggi e con l’attuale assetto societario, il primo polo quotato in Italia dedicato all’entertainment e riveste una posizione di leader in tale mercato;
la società Snai spa occupa complessivamente oltre 700 persone di cui circa 400, in prevalenza donne, risultano impiegate presso la sede di Porcari;
la Snai spa risulta essere titolare di concessione governativa e conseguentemente soggetta al controllo pubblico;
negli ultimi anni, a seguito del registrarsi di una fase di flessione nell’andamento economico e finanziario del gruppo Snai, l’azienda ha avviato un processo di ristrutturazione societaria attraverso l’integrazione con altre società attive nel settore del gioco e delle scommesse sportive; nell’ambito del predetto processo, il 9 giugno 2016 si è tenuta a Milano una riunione del Consiglio di amministrazione di Snai spa con all’ordine del giorno la « Fusione per incorporazione di Cogemat spa, Cogetech spa, Cogetech Gaming srl e Azzurro Gaming spa in Snai Spa », mentre il 18 ottobre successivo l’atto di fusione è stato ratificato con l’incorporazione in Snai spa delle società suddette;
tale operazione nelle intenzioni della società risulta finalizzata a consentire a Snai spa il consolidamento del proprio patrimonio societario, attraverso il conseguimento di economie di scala, una maggiore semplificazione della catena di controllo, la razionalizzazione della dotazione tecnologica e l’integrazione delle professionalità;
allo stesso tempo, l’azienda ha annunciato 95 esuberi complessivi nel gruppo, di cui ben 64 riguardanti la sede di Porcari che, come detto, conta in tutto circa 400 dipendenti, per la maggioranza donne;
a tale situazione, che ha destato molta preoccupazione, si è aggiunta la paventata possibilità di diversi trasferimenti dei dipendenti della sede di Porcari, nella sede di Milano;
la nuova amministrazione di Snai ha inoltre proceduto al trasferimento della sede legale a Milano e annunciato gli esuberi senza però provvedere, a quanto riferito da fonti sindacali, a presentare un piano industriale né, inizialmente, ad attivare ammortizzatori sociali e, successivamente, contratti di solidarietà per il personale in esubero;
le istituzioni e gli enti locali, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno collaborato e proseguono nell’impegno di mantenere aperto il rapporto con l’azienda, in particolar modo attraverso un tavolo di confronto sul tema degli esuberi;
il numero degli esuberi individuati ed annunciati è tale da produrre effetti difficilmente sostenibili per la piana di Lucca, che sconta da tempo le gravi conseguenze occupazionali e le ricadute sociali della crisi economica;
la salvaguardia dei posti di lavoro in loco rappresenta un elemento essenziale per il territorio della provincia di Lucca –:
se intendano effettuare un monitoraggio in relazione alle vicende riguardanti l’azienda Snai spa, con particolare riferimento alla situazione occupazionale;
quali iniziative di competenza intendano assumere per evitare che il piano di ristrutturazione della società produca conseguenze gravissime in termini occupazionali e sociali sul territorio lucchese, che sta già pagando un prezzo molto alto per la chiusura di molte realtà imprenditoriali e per la perdita di posti di lavoro e competenze professionali”.
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