Le segnalazioni fatte da B2875 ad ADM rispetto alle disparità di trattamento e alle difficoltà interpretative della Legge di Stabilità, poi contestate attraverso il ricorso al Tar del Lazio, trovano
Le segnalazioni fatte da B2875 ad ADM rispetto alle disparità di trattamento e alle difficoltà interpretative della Legge di Stabilità, poi contestate attraverso il ricorso al Tar del Lazio, trovano conferma nell’azione dei concessionari delle slot che oggi sono stati protagonisti della Camera di Consiglio presso il Tar Lazio dopo aver impugnato alcune previsioni della stessa legge di Stabilità, un provvedimento che per il gioco pubblico si è rivelato iniquo e soprattutto sproporzionato. Gli 11 concessionari delle slot, insieme all’associazione di categoria che li rappresenta, hanno contestato il comma 649 dell’art. 1 della Legge di Stabilità che prevede il pagamento di una maxi imposta pari ad un prelievo erariale di 500 milioni di euro in tutto. Dopo i dubbi espressi da B2875 rispetto a quanto preventivato dalla medesima Legge sul tema“sanatoria” per i CTD, anche i concessionari dell’intrattenimento automatico si lamentano di quanto è stato previsto ma difficilmente potrà essere realizzato, menzionando un’altra criticità evidente di una Legge che prevede entrate senza alcuna certezza di ottenerle. Solo per fare un esempio, rispetto ai CTD, sono ancora lacunosi i passaggi che porteranno, dopo i primi versamenti per la partecipazione al “condono” da parte degli operatori, al recupero dell’ammontarerelativo agli anni pregressi. Sembra inoltre che molti CTD siano stati inseriti nell’elenco dei “sanati” senza nemmeno aver mai manifestato la volontà di aderire: un fatto che sicuramente porterà a nuovi contenziosi con assoluta e ulteriore instabilità del mercato. Al momento B2875 ha manifestato in molte sedi, anche giurisdizionali, il proprio impegno a rispettare talune previsioni operate dalla Legge (in particolare quelle relative al palinsesto, ai massimali di vincita, alla normativa antiriciclaggio e al Decreto Balduzzi), ribadendo in questo modola propria trasparenza e il continuo adeguamento rispetto alla normativa di settore, nonché il rispetto del mercato in cui è presente e dei principi giuridici fondamentali di proporzione e obiettività che dovrebbero sempre guidare ogni azione del Legislatore.
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