25 Novembre 2024 - 03:32

Kenya: SportPesa ritira tutte le sponsorizzazioni per protestare contro le nuove tasse sulle scommesse

La società di scommesse SportPesa ha annullato tutte le sponsorizzazioni sportive locali in Kenya come risposta all’imposizione del 35% di tasse su tutte le entrate del gioco d’azzardo. Il CEO

30 Gennaio 2018

La società di scommesse SportPesa ha annullato tutte le sponsorizzazioni sportive locali in Kenya come risposta all’imposizione del 35% di tasse su tutte le entrate del gioco d’azzardo. Il CEO della lotteria, Ronald Karauri, ha tuttavia chiarito che la cancellazione delle sponsorizzazioni non significava che l’operatore si ritirerà dal mercato in Kenya. Sono state così ritirate tutte le sponsorizzazioni relative al Kenia Rugby Union (KRU), al Kenya Premier League, a For mania, AFC Leopards, Nakuru All stars, alla Boxing Federation e non solo.

Il Kenia Rugby Union (KRU) in una dichiarazione ha detto di aver ricevuto le notizie con grande sgomento dopo la cancellazione della sua partnership con la popolare società di scommesse.

Sportpesa ritiene che la nuova legge fiscale sia punitiva, dannosa per le imprese ed è anche attuata “in violazione” dell’articolo 201 della Costituzione “che impone al sistema delle finanze pubbliche di promuovere una società equa in cui l’imposta deve essere ripartita equamente. A seguire l’operatore di scommesse anche la lotteria di Pambazuka ha anche sospeso le sue operazioni in Kenya per protestare contro il prelievo fiscale del 35%.

Secondo i dati mostrati, il Kenya ha la più bassa tassa sulle scommesse (gioco d’azzardo).

Il Kenya Rugby Union ha fatto sapere che SportPesa è stato un partner chiave nella pianificazione e nella crescita per il supporto fornito a tutti i livelli.  “La cancellazione di questo contratto – affermano – ci obbliga a riesaminare completamente le nostre strutture e invitiamo immediatamente il governo a intervenire nella violazione e a fornire il supporto necessario come previsto dalla legge sportiva”.

Tuttavia non tutti sostengono le ragioni dell’industria del gaming.

Va detto che recentemente, il giudice della Corte Suprema John Mativo ha archiviato un caso depositato da una società di scommesse che sfidava i nuovi regolamenti approvati dal Parlamento per controllare il gioco d’azzardo.

Il giudice Mativo ha dichiarato: “Ritengo che le nuove tasse non violino i diritti dei proprietari di queste società in quanto mirano a servire un legittimo interesse pubblico. La legislazione è stata emanata legalmente e ha la precedenza sulle legittime aspettative delle società di scommesse”.

 

 

 

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