Il regolamento del Comune di Ivrea sulle slot machine finisce davanti al Tar del Piemonte. Le nuove norme più stringenti e le limitazioni per le sale giochi e per quei
Il regolamento del Comune di Ivrea sulle slot machine finisce davanti al Tar del Piemonte. Le nuove norme più stringenti e le limitazioni per le sale giochi e per quei locali come bar, ristoranti e tabaccherie che ospitano videogiochi – approvate dal consiglio comunale appena due mesi fa – sono state impugnate da un operatore di giochi del centro.
Tre, in sostanza, i punti contestati dal ricorrente che ha chiesto ai giudici amministrativi l’annullamento del regolamento. Il ricorrente contesta la legittimità del Comune a intervenire sugli orari di apertura e chiusura delle attività delle sale giochi, e sulle distanze minime da alcuni luoghi sensibili, come ospedali e scuole. Inoltre, viene messa in discussione quel passaggio del regolamento dove si impone ai proprietari delle sale giochi di avere due locali distinti per le slot machine e gli altri videogiochi.
«Il ricorrente è il proprietario di una sala giochi che è stata autorizzata dalla Questura ad avere macchinette da gioco – spiega il sindaco Carlo Della Pepa -. Per quel che riguarda il punto dei due locali, siamo disponibili a introdurre una modifica al regolamento. Se questa sala giochi è autorizzata ad avere slot, l’obbligo dei due locali non ha senso». Il Comune di Ivrea contro il ricorso al Tar si è affidato agli avvocati Andrea Poesio e Marco Pizzetti.
Entro il 30 luglio- data dell’udienza – il consiglio comunale dovrà approvare la modifica al regolamento.
Sui limiti degli orari di apertura e la distanza dai luoghi sensibili, l’amministrazione comunale però non è intenzionata a fare passi indietro. «Se guardiamo al regolamento del Comune sul commercio, gli amministratori non potrebbero fissare limiti agli orari delle attività – spiega l’assessore Augusto Vino – ma il nostro intervento è giustificato dalla tutela delle fasce deboli e della salute pubblica. Siamo certi che il nostro regolamento sulle slot machine possa superare il vaglio dei giudici amministrativi, forti anche delle esperienze di altri comuni, come Rivoli e Santhià, che prima di noi si sono dotati di un regolamento molto simile».
Il nuovo regolamento prevede che l’apertura di nuovi esercizi di sala giochi o il trasferimento di quelli esistenti è consentita qualora sia osservata la distanza minima di 300 metri rispetto a scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, ospedali o case di cura, e di 150 metri dalle postazioni bancomat o ingresso a sportelli bancari, e da i Compro Oro. È vietata l’apertura di sale gioco nel centro storico e vie limitrofe. I locali devono essere esclusivamente ubicati al piano terra. Non è consentito l’insediamento di sale gioco al piano terra di edifici residenziali qualora ai piani superiori siano previste destinazioni abitativa. In nessun caso è consentita l’installazione di apparecchi per la raccolta di gioco all’esterno dei locali oggetto di licenza per l’esercizio di sala pubblica da gioco. Le slot non possono essere installate negli esercizi commerciali situati all’interno di luoghi di cura, scuole di ogni ordine e grado, impianti sportivi, nelle pertinenze degli edifici dedicati al culto e nei locali di proprietà del Comune. L’orario di apertura delle sale giochi è stabilito dall’esercente entro i limiti compresi tra le 10 e le 12, con obbligo di sospensione dell’attività e disattivazione dei giochi dalle 19 alle 20.
PressGiochi