È in corso l’incontro organizzato da I-Com, Istituto per la competitività, in collaborazione con IGT, su “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”. Dopo i saluti
È in corso l’incontro organizzato da I-Com, Istituto per la competitività, in collaborazione con IGT, su “La regolamentazione del settore dei giochi: stato dell’arte e scenari futuri”.
Dopo i saluti del presidente di I-Com, Stefano Da Empoli, il direttore dell’istituto, Eleonora Mazzoni, ha riassunto lo scenario attuale che vede un mercato stabile, in ripresa dopo il blocco dovuto al covid, ma con difficoltà enormi per la disomogeneità normativa sul territorio
“Nel nostro studio ci siamo soffermati sulla rete distributiva” ha detto Mazzoni “che presenta caratteristiche molto diverse: in Lombardia troviamo una sala scommesse ogni 1,5 chilometri mentre in Campania scendiamo a 0,8 km. In Trentino Alto Adige, poi, si arriva a una sala ogni 7,8 km. Ci sono ragioni legate anche alla densità abitativa ma è chiaro che a certi estremi si arriva per una normativa locale stringente oltre misura. Inoltre, questa frammentazione normativa ha prodotto negli anni una mole di contenziosi amministrativi e giuridici che hanno impedito, di fatto, di bandire le gare per le nuove concessioni”.
Secondo Mazzoni, un eccessivo affollamento di punti gioco può costituire anche un problema di natura gestionale e imprenditoriale, oltre che aumentare la difficoltà nel pianificare i controlli da parte delle autorità. Anche di questo bisogna tenere conto nella fase di riordino generale.
PressGiochi
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