Lucca. 176 giovani seguiti dal servizio dipendenze Matteo Iori, , esperto sul tema gioco d’azzardo patologico, membro dell’Osservatorio Nazionale e presidente dell’associazione reggiana Papa Giovanni XXIII e del Conagga, esprime
Matteo Iori, , esperto sul tema gioco d’azzardo patologico, membro dell’Osservatorio Nazionale e presidente dell’associazione reggiana Papa Giovanni XXIII e del Conagga, esprime nuovamente le proprie idee proprio quel che è possibile fare per contrastare la ludopatia nel prossimo futuro.
“Bisogna creare molta più sensibilità nelle giovani popolazioni, spesso raggiunte da molti messaggi illusori tramite internet e la tv- commenta- ci sono i servizi pubblici da rafforzare rispetto alla patologia del gioco e al suo trattamento; ci sono i cittadini da informare su come il gioco d’azzardo ha cambiato la nostra società e su come sta continuando a farlo. Ci sono i giocatori da aiutare per ridurre i danni della patologia; ci sono i familiari da sostenere e a cui offrire consulenze su come tutelare il proprio patrimonio; ci sono gli enti locali da sensibilizzare affinché mettano in atto tutti gli strumenti idonei per ridurre i rischi e limitare la diffusione dei luoghi di gioco d’azzardo; ci sono i mass media da coinvolgere affinché si rendano conto di quanto la comunicazione sul gioco (e su eventuali grosse vincite) possa essere uno strumento molto pericoloso se non accostato a riflessioni più ampie; poi ci sono anche altre cose che si potrebbero fare, perché i margini di miglioramento sono davvero numerosi”.
La sua riflessione continua su invece quelli che sono i problemi, in particolare, secondo Iori è proprio la pubblicità del gioco una delle cose da combattere.
“Bisogna contrastare le forme dirette e indirette di pubblicità – conclude- Quelle dirette sono quelle che vediamo su tv, internet, giornali e cartelloni vari; ma sono quelle indirette a rappresentare per alcuni un richiamo più forte: il servizio alla televisione che sottolinea da quante settimane il numero non è uscito, il titolo sul giornale che mette in risalto la grossa vincita fatta in questo o quel paese (senza mai sottolineare quanti soldi sono stati persi al gioco nello stesso paese), il cartello appeso nelle tabaccherie che mostra il biglietto vincente venduto in quel locale, la sala videolottery che offre sigarette e alcolici gratis a coloro che vanno a giocare in quel posto (e che più alcol hanno nelle vene e più saranno disposti a perdere), le sale scommesse aperte vicino alle scuole perché si sa che ai ragazzi le scommesse sportive piacciono molto, ed altro ancora. In pratica dovremmo evitare di continuare a dare dei messaggi che sottolineano la falsa facilità della vincita e aiutare di più i cittadini a riflettere che l’unico che davvero vince sempre al gioco è il banco”.
PressGiochi