La vicenda di Giovinazzo, il comune pugliese dove un’agenzia scommesse avrebbe violato i dettami della legge regionale del 2013 sul contrasto del gioco d’azzardo patologico aprendo la propria sede a meno
La vicenda di Giovinazzo, il comune pugliese dove un’agenzia scommesse avrebbe violato i dettami della legge regionale del 2013 sul contrasto del gioco d’azzardo patologico aprendo la propria sede a meno di 500 da una scuola ha spinto l’ex presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna ad intervenire personalmente.
“Questo vuoto di competenze rischia di favorire la proliferazione di ‘casi Giovinazzo’ in tutta la Puglia – ha dichiarato Introna -. Chiamo alla mobilitazione tutte le forze sociali, le associazioni e i soggetti attivi che sono state affianco al Consiglio regionale nella battaglia sociale della Puglia e di altre Regioni contro la piaga del gioco patologico, affrontando anche uno scontro aperto col Governo nazionale, che tuttavia non ha sollevato a suo tempo profili di incostituzionalità sulle leggi regionali no slot”.
A quanto sembra, sarebbero stati inutili le proteste del sindaco Depalma, infatti l’agenzia continua ad operare con un regolare permesso di pubblica sicurezza accordato dalla Questura di Bari. “Non lasciamo solo il Comune di Giovinazzo- conclude Introna- respingiamo la logica dei compartimenti stagni tra istituzioni, uffici e servizi dello Stato. Questo non può essere il Paese del ‘non mi spetta, non tocca a me, non è mia competenza’”.
PressGiochi
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