07 Settembre 2024 - 05:33

Interpellanza alla Presidenza del Consiglio sul divieto di pubblicità di giochi e scommesse

E’ l’on. Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle a presentare alla presidenza del Consiglio una interpellanza per chiedere “quali iniziative di competenza si intendano adottare per rendere effettivo il divieto

23 Luglio 2024

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E’ l’on. Francesco Silvestri del Movimento 5 Stelle a presentare alla presidenza del Consiglio una interpellanza per chiedere “quali iniziative di competenza si intendano adottare per rendere effettivo il divieto di pubblicità del gioco e delle scommesse e per salvaguardare i cittadini dai rischi collegati in particolare al consumo di gioco d’azzardo legalizzato.

Silvestri scrive: “Con un contratto di quattro anni a circa 30 milioni di euro stagionali, la società di calcio Inter si è assicurata lo sponsor della Betsson Sport, nuovo «official main partner» della squadra campione d’Italia; a partire dalla prossima stagione agonistica 2024/2025, che si avvia a prendere inizio tra poco meno di un mese, il nuovo sponsor sarà visibile sulle maglie dei calciatori di una delle squadre più importanti del campionato in sostituzione del precedente sponsor «Paramount+»;

la Betsson Sport è ufficialmente una vetrina multimediale per informazione e intrattenimento sportivo; sulla base di tale considerazione, il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) Massimiliano Capitanio ha spiegato: «Il sito è di intrattenimento sportivo, finché resta tale non mi sembra rientri nella fattispecie vietata dal decreto dignità, basta che rispetti quanto previsto dalle linee guida AgCom. Già dalle prime istruttorie in tema di divieto di pubblicità del gioco d’azzardo, l’Autorità ha stabilito che la normativa non è violata se non c’è alcun riferimento al gioco ai sensi delle linee guida, nel sito di informazione non figurano elementi, loghi e grafiche che possono configurare una pubblicità indiretta del relativo bookmaker e spingere in qualche modo l’utente a giocare»;

va ricordato, tuttavia, che la Betsson.Sport fa parte del gruppo Betsson, una delle principali società al mondo che si occupano di scommesse sportive e casinò on-line; tanto è vero che, ricercando in rete la Betsson Sport, i principali motori di ricerca riportano come primo risultato della ricerca il sito della Betsson ovvero il sito di scommesse sportive e casinò on-line. Lo stesso sito www.betsson.sport è proprietà di Betsson services limited e le parole con cui la società ha registrato il proprio dominio sono «scommesse sportive e casinò on-line» qualificando e pubblicizzando come tale il proprio prodotto nonché il contenuto all’interno del sito;

l’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018 – convertito dalla legge n. 96 del 2018 (cosiddetto «decreto dignità») – ha introdotto nel nostro ordinamento il divieto assoluto di realizzare pubblicità, anche indiretta, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro nonché al gioco d’azzardo; l’Autorità garante delle comunicazioni ha emanato le linee guida sulle modalità attuative del divieto di pubblicità di giochi e scommesse, consentendo una serie di «deroghe» al divieto; in sostanza, qualsiasi riferimento al variegato mondo del gioco e delle scommesse è ammesso, anche indirettamente, purché non si faccia esplicito riferimento alle giocate, fino ad ammettere addirittura i cosiddetti «spazi quote»; sfruttando i margini delle linee guida, si sono diffusi i siti di infotainment che non pubblicano contenuti diretti sulle scommesse pur richiamandole palesemente; il cosiddetto «decreto dignità» è stato adottato con l’obiettivo di proteggere i cittadini dai rischi del gioco d’azzardo legalizzato e, più in generale, contro qualsiasi richiamo al gioco e alle scommesse; il divieto di pubblicità si estende a tutti i mezzi di comunicazione, inclusi radio, TV, stampa, internet e social media, e comprende anche le sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi, con il fine di prevenire il disturbo da gioco d’azzardo e ridurre l’esposizione ai rischi del gioco compulsivo, tutelando al contempo l’ordine pubblico e la fede dei giocatori; in qualità di campione d’Italia, l’Inter, come ogni altra società sportiva, a maggior ragione se professionistica, deve rappresentare un esempio positivo per tutti, soprattutto perché i messaggi di sponsorizzazione hanno un immediato impatto sui tifosi, in particolare sui giovani;

il binomio «maglietta/sponsor scommesse» rappresenta un messaggio diretto ad incentivare il consumo di gioco e l’apposizione dello sponsor Betsson Sport sulla maglietta dell’Inter non rappresenterebbe, a parere dell’interpellante, una forma consentita di informazione ma piuttosto una pubblicità indiretta che incoraggia il consumo di gioco, contravvenendo allo spirito e al dettato normativo del cosiddetto «decreto dignità»;

si ritiene necessaria una urgente valutazione del Governo, considerate queste forme di sponsorizzazione tra società sportive a qualunque livello, circa l’effettiva applicazione del contenuto del cosiddetto «decreto dignità», adottando tutte le misure necessarie per garantire il rispetto del divieto, anche rafforzando la relativa disciplina, in particolare per le pratiche pubblicitarie che, rivolgendosi anche ad un pubblico generalizzato non adulto nonché a soggetti maggiormente vulnerabili, possano incentivare il gioco d’azzardo legalizzato e il fenomeno della ludopatia;

in ogni caso, si ritiene necessario un intervento affinché tutte le squadre di calcio a qualunque livello rispettino le normative vigenti in materia di pubblicità di giochi e scommesse in denaro, evitando situazioni di palese conflitto e si facciano portatrici di un messaggio contro la diffusione del gioco” conclude Silvestri.

PressGiochi