Si è concluso a Verona nella sede dell’Associazione “In punta di piedi” l’incontro sull’azzardo. “I rappresentanti di queste forze- commenta la Sapar, su Automatnews- hanno discusso di gioco patologico, ma
Si è concluso a Verona nella sede dell’Associazione “In punta di piedi” l’incontro sull’azzardo. “I rappresentanti di queste forze- commenta la Sapar, su Automatnews- hanno discusso di gioco patologico, ma sopratutto per trovare dei punti di contatto su cui porre le basi per un rapporto di collaborazione reciproca”.
“Dal punto di vista delle aziende la situazione è gravissima – ha continuato Mauro Vettorello, presidente della delegazione Veneto dell’Associazione Nazionale Sapar, chiamato a rappresentare la categoria dei gestori – quando lo Stato ha deciso di regolamentare il settore, purtroppo lo ha fatto senza attuare legislazioni univoche; la conseguenza è che ora ci ritroviamo con delle regolamentazioni fatte sull’umore del momento o copiando le normative del comune vicino. C’è sempre stata troppa attenzione solo per le slot da bar, dimenticando tutte le altre offerte di gioco. Il problema però è che dove togli il gioco legale a pochi soldi, subentra il giochi illegale a tanti soldi. Il nostro impegno ora è professionalizzare il gestore e l’esercente”.
“Il Comune di Spresiano non fa una lotta strumentale alle slot, nel nostro regolamento abbiamo parificato tutti quanti i giochi”, è il commento del sindaco Marco Della Pietra, autore di una normativa locale unica nel suo genere, in quanto ha posto limitazioni per tutte le offerte di gioco. “I dati nazionali inoltre parlano chiaro, le slot rispetto al pericolo dei gratta e vinci e dell’online rappresentano un problema marginale. vorrei normare il legale, perché altrimenti se cadiamo nell’errore del proibizionismo, ci ritroveremo tutti nella situazione di Bolzano. Per questo abbiamo deciso di parificare tutti i giochi leciti”.
Anche il presidente dell’Associazione La Sentinella, Luigi Nevola, conferma che “si sta facendo guerra solo alle slot machine ma il 71% dei giovani giocano alle scommesse e gratta e vinci, che sono tra l’altro vietate ai minori. Però fa più effetto e crea più consenso combattere le slot. Ma ripeto, dove c’è proibizionismo si crea un tessuto criminale e criminoso, e Bolzano ne è la prova: eliminate tutte le AWP, in 47 esercizi pubblici abbiamo contato 110 apparecchi illegali”.
“Il proibizionismo è la cosa più brutta che possa esistere- ha concluso Guerreschi, Società Italiana Intervento Patologie Compulsive- la cultura del gioco è fare prevenzione. Però ad incontri del genere è presente solamente la Sapar, mentre non vedo nessun rappresentante dei concessionari”.
Verona. Incontro sul gioco minorile
PressGiochi
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