L’accusa secondo cui la Global Starnet avrebbe commesso reati di evasione fiscale a seguito del mancato pagamento sia del PREU (Prelievo Erariale Unico – la tassa che i concessionari del
L’accusa secondo cui la Global Starnet avrebbe commesso reati di evasione fiscale a seguito del mancato pagamento sia del PREU (Prelievo Erariale Unico – la tassa che i concessionari del sistema legale di gioco devono versare allo Stato), sia delle tasse sui redditi di azienda, è destituita totalmente di ogni fondamento. Lo fa sapere in una nota stampa l’azienda stessa.
La supposta evasione per oltre 250 milioni di Euro di cui molti giornali hanno scritto in questi giorni riferita alla Global Starnet Italia, al suo azionista Francesco Corallo e ad alti dirigenti del Gruppo, semplicemente non esiste neppure negli atti della procura che sta svolgendo le indagini. Gli inquirenti infatti stanno valutando la consistenza di un’ipotesi di reato connessa non all’evasione ma solo al ritardato pagamento degli importi.
A questo proposito si precisa che Global Starnet ha versato integralmente quanto dovuto a titolo di PREU avvalendosi della possibilità, riconosciuta dalla legge, di un pagamento dilazionato e posticipato integrando il dovuto con una penale per oneri di mora pari al 10%.
Questa dilazione è stata concessa e autorizzata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (AAMS). Nel periodo compreso fra il 21 gennaio del 2010 e il 23 dicembre del 2014, infatti, la società ha onorato, secondo la rateizzazione in 20 tranche, il debito pari a 63.212.970,52 euro cui si sono aggiunti circa 10 milioni fra interessi e sanzioni. Di questo Global Starnet può fornire tutte le evidenze circostanziate come, ad esempio, le quietanze dei pagamenti o il piano di rateizzazione.
Questa possibilità è stata ed è utilizzata come prassi comune da altre imprese concessionarie della rete telematica che controlla le attività del gioco lecito, nell’ambito della gestione aziendale del cash flow.
Analogamente si tratta di un’accusa infondata e falsa quella relativa ad una supposta evasione sui redditi d’impresa che sarebbe stata messa in atto nel periodo fra il 2009 ed il 2014. Anche in questo caso Global Starnet ha deciso di avvalersi della possibilità di dilazionare il versamento di quanto dovuto e quindi non risulta evasa alcuna imposta per quel che riguarda i redditi dell’azienda (Irap ed Ires). Tutto ciò nel rispetto della normativa tributaria che prevede la possibilità di pagamento a fronte di una maggiorazione e di un piano di rateizzazione (che si estende fino al 2021 per le imposte più recenti) concordato con l’Agenzia delle Entrate e rispettato in pieno da Global Starnet. Ad oggi, come facilmente dimostrabile esibendo le quietanze dei modelli F24 in possesso dell’azienda, sono stati versati per Irap e Ires oltre 50 milioni di euro.
Prova ne sia l’attestazione, rilasciata nel dicembre del 2016 dall’Agenzia delle Entrate stessa su richiesta della Global Starnet che afferma che “alla data non risultano carichi pendenti definitivamente accertati”.
Siamo certi, fiduciosi nell’operato della Magistratura, che simili accuse finiranno con il cadere, così come in passato si sono risolte in un nulla di fatto investigazioni nei confronti della Società. Ribadiamo con forza che operiamo a pieno titolo e nel rispetto della legalità, in base ad una concessione totalmente vigente e regolare e, soprattutto, senza aver commesso il benché minimo illecito in questi anni anche in ordine alla gestione contabile e finanziaria del gettito fiscale.
PressGiochi