23 Dicembre 2024 - 03:41

Imprenditori Ippici: nessun blocco delle corse di novembre

In queste ore riceviamo decine di telefonate di operatori terrorizzati per un eventuale stop alle corse dal primo novembre, stop che, lo sanno tutti, non ci sarà e non avrebbe

28 Ottobre 2015

In queste ore riceviamo decine di telefonate di operatori terrorizzati per un eventuale stop alle corse dal primo novembre, stop che, lo sanno tutti, non ci sarà e non avrebbe alcun senso o giustificazione.
Lo comunicano gli Imprenditori ippici italiani che spiegano: “Non ci sarà perché l’Agenzia delle Entrate ha già assegnato formalmente al settore quei famosi 17 milioni di rimborso Iva che consentiranno di completare l’anno corrente e di rispettare, quasi in toto, perché come al solito qualcosa riescono sempre a risparmiare, il Montepremi 2015.
Ma ieri, il Dott. Gatto, nostro Direttore Generale e quindi massima carica dirigenziale, annunciava che senza quei soldi fisicamente nelle casse del Mipaaf non avrebbe autorizzato il Calendario di Novembre.
A noi è sembrata una posizione di eccessiva cautela.
Ma la riflessione è un’altra: avete mai sentito parlare del concetto del “Buon Padre di Famiglia” utilizzato spesso in termini di diritto?
Per i romani il “bonus pater familias” era il modello dell’uomo, libero e virtuoso, a capo di una aggregazione di soggetti consapevole dell’importanza della propria posizione e delle proprie azioni.
Per il nostro ordinamento giuridico, invece, il modello del “Buon Padre di Famiglia” indica l’uomo che dimostra una specifica diligenza nell’adempimento di obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale.

Abbiamo sempre apprezzato il comportamento disponibile ed equilibrato del Dott. Gatto ma ci chiediamo: serviva prendere una posizione così rigida e terrorizzare per l’ennesima volta l’ambiente?
Un settore ormai ridotto all’osso ed estenuato dalla mancanza di flussi economici certi e congrui poteva sopportare l’ennesima brutta notizia?
Tanto più se abbinata a quell’immancabile taglio che ormai sembra l’unica strategia, imposta dalle casse dello Stato, che il Mipaaf riesce, anzi è costretto, ad adottare.
Si chiedono i dirigenti, ogni volta che compiono una azione o rilasciano una dichiarazione, che ci sono Aziende che devono vendere, Proprietari che vorrebbero investire e Professionisti che vivono solo del proprio lavoro all’interno del settore?
Sa il ministero che cosa è il libero mercato e come funziona, o potrebbe funzionare, la nostra Filiera?
Quando potremo finalmente tornare a fare sistema ed a poter decidere del nostro destino?”.

 

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