“Era da qualche mese che non sentivamo i burocrati ministeriali parlare di “rilancio”, esattamente da FieraCavalli 2015, con la promessa che nell’arco di qualche mese si sarebbe “raggiunta la correttezza
“Era da qualche mese che non sentivamo i burocrati ministeriali parlare di “rilancio”, esattamente da FieraCavalli 2015, con la promessa che nell’arco di qualche mese si sarebbe “raggiunta la correttezza dei pagamenti”, “affrontato il 2016 con uno spirito più sereno”, “che il 2016 era l’anno della ripartenza e del rilancio” e “rimesso al centro l’allevamento”.
Purtroppo – affermano gli Imprenditori Ippici – niente di tutto questo si è minimamente attuato, tutto sta ancor più precipitando ed anziché intervenire, essendo totalmente impossibilitati ed incapaci di farlo, nuovamente lanciano promesse, solo promesse.
Forse sarebbe meglio che dicessero finalmente al settore quando verranno fatti i bonifici dei premi di Gennaio e quando restituiranno alle Scuderie tutti i soldi delle iscrizioni Gran Premi che si sono trattenuti!
Invece no. Da anni lanciano solo proclami per poi produrre, di fatto, i soliti disservizi, le solite problematiche e, soprattutto, senza neppure interamente distribuire al settore le risorse che, attribuite da leggi dello Stato, gli spettano.
Questa la verità della situazione odierna:
-Pagamenti nuovamente bloccati, per un cambio di gestione informatica di cui si parla da almeno 8 mesi, senza che ancora gli uffici si degnino di dare indicazioni precise della data di ripresa dei bonifici.
-Iscrizioni dei Gran Premi (soldi che provengono dai Proprietari e che ai Proprietari dovrebbero tornare immediatamente) che sono ancora trattenuti illegalmente e che non vengono pagati per l’incapacità e la negligenza, in tre anni, nel ricostruire le spettanze.
-Totale mancanza di trasparenza sul reale impiego dei fondi dei capitoli di spesa 2295 e 2298, contenuti nella Finanziaria e relativi al settore ippico. Nessun consuntivo che mostri quello che è stato distribuito. Tutto nascosto. Dove vanno i soldi dei Premi non riscossi, delle corse annullate, dei conteziosi disciplinari e di mille altre situazioni?
-Ancora tagli al Montepremi e stavolta punendo consistentemente un incolpevole settore galoppo.
-Controllo sulla regolarità delle corse assente o insufficiente su tutte le piste.
-Corse annullate per mancanza di partenti.
-Palinsesto inguardabile ed ingiocabile da parte degli scommettitori.
-Scommesse che conseguentemente crollano in maniera vertiginosa nel più assoluto disinteresse di chi è deputato alla gestione del settore.
-Una televisione carissima, impresentabile, di parte, che nasconde le notizie e copre vergognosamente tutte le malefatte della gestione ministeriale.
-In ultimo, la rottura con il fronte degli ippodromi, che mette ancor più a rischio, se non l’effettuazione delle Corse, il loro corretto svolgimento. Che senso ha metterli, applicando le norme previste dal regime di Sovvenzione, assolutamente non congrue per il settore, nell’impossibilità di sostenere condizioni capestro che si aggiungono ad un taglio del 15% delle risorse loro destinate? Esattamente come il pagamento dei Premi tramite UCB non permette al settore di vivere sarà la stessa cosa con l’utilizzo del regime di Sovvenzione con gli ippodromi.
Ed ecco la magica soluzione: viene promesso “un tavolo tecnico per il rilancio dell’ippica”!
Esattamente quello che abbiamo sentito dirci al Ministero due anni fa.
Complimenti!
Questa gestione – concludono – è riuscita a far peggio, e non era facile, di quelle che l’hanno preceduta e dopo anni di chiacchiere e disastri vuole fare un tavolo tecnico per rilanciare il settore.
Qualcuno ci crede ancora?”.
PressGiochi