25 Dicembre 2024 - 17:52

Il Trentino rinvia di due anni le distanze per le sale giochi. Plotegher (PD): “Scelta dannosa”

Alle 23 e 50 è stato votato l’assestamento con 20 sì e 9 no. All’una e trenta è stata approvata la risoluzione, con 20 si, un astenuto, 5 no, sul Documento

27 Luglio 2018

Alle 23 e 50 è stato votato l’assestamento con 20 sì e 9 no. All’una e trenta è stata approvata la risoluzione, con 20 si, un astenuto, 5 no, sul Documento di economia e finanzia provinciale.

Tra le novità approvate, l’ emendamento a firma del Consigliere provinciale On. Giacomo Bezzi grazie al quale la legge provinciale sul gioco approvata nel 2015 per quanto riguarda le sale dedicate presenti sul territorio provinciale entrerà in vigore il 12 agosto 2022 invece che il 12 agosto 2020, quindi tra 4 anni invece che tra 2.

Tra i contrari alla proposta, Violetta Plotegher (PD) che ha affermato: “Nella legge per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco abbiamo stabilito un tempo per la rimozione delle apparecchiature delle sale da gioco nei pressi delle zone sensibili (scuole, centri anziani ecc.). Con l’emendamento si introduce una deroga per 2 anni per le sale da gioco. Un disaccordo,- ha spiegato la consigliera del PD – legato al fatto che credo che dovremmo smetterla di palare di gioco d’azzardo perché non è un gioco, ma “un’industria che ammala”, anche se è legale. L’azzardo è un mostro finanziario, una piaga sociale e un’economia virtuosa non può prevedere iniziative che comportino dei danni alla società”.

Ad intervenire anche Filippo Degasperi (5 Stelle) evidenziando anche lui l’incoerenza tra la legge citata da Plotegher e la previsione di questa norma, che tra l’altro prevede a bilancio cifre in aumento per i tre anni successivi con queste finalità.

Donata Borgonovo Re (PD) ha osservato : “L’emendamento così com’è assegna ai titolari delle attività economiche delle sale da gioco due anni in più di tempo rispetto a quanto stabilito dalla legge per spostare le attività all’interno delle aree sensibili, mentre garantisce il mantenimento dell’obbligo per tutti gli esercizi che non esercitano in via esclusiva questa attività: la norma, nella sostanza dà un colpo al cerchio e uno alla botte. Ci si chiede,  – ha aggiunto -, se giuridicamente sia corretto assegnare a queste realtà imprenditoriali ed economiche una sorta di bonus che le favorisce rispetto agli altri del settore”.

I consiglieri Borgonovo Re e Plotegher hanno infine votato contro.​​​​​​​

 

PressGiochi

 

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