Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna ha respinto il ricorso proposto da un Internet point, adibito alla raccolta scommesse, contro il Comune di Castel San Giovanni che aveva
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna ha respinto il ricorso proposto da un Internet point, adibito alla raccolta scommesse, contro il Comune di Castel San Giovanni che aveva disposto l’ordine di chiusura dell’attività per il fatto di essere situata in prossimità di luoghi sensibili del territorio.
Secondo il Tribunale amministrativo, il provvedimento del comune “non dà luogo ad alcuna “totale inibizione della libertà imprenditoriale”, atteso che la ricorrente ben potrà continuare a svolgere l’attività di raccolta scommesse in un diverso sito del territorio comunale, che si ponga a debita distanza dai luoghi sensibili già mappati dal Comune di Castel San Giovanni, in quanto la chiusura disposta dal medesimo Comune non è stata disposta in merito alla tipologia di attività svolta dalla ricorrente ma solo al quomodo della stessa, ossia la sua collocazione geografica (distanza inferiore a 500 metri rispetto a cinque luoghi sensibili presenti sul territorio comunale e puntualmente elencati nel provvedimento impugnato).
Continua il Tar : “Il fatto che sia disponibile on line la possibilità di accedere a siti di scommesse non implica, di per sé, che siano inutili o non ragionevoli o proporzionali previsioni per la tutela dei soggetti deboli relative ai luoghi fisici di raccolta delle scommesse ed al loro posizionamento, atteso il semplice dato di fatto che i predetti luoghi fisici sono tutt’ora oggetto di frequentazione da parte di svariati soggetti fra cui persone che possono incorrere nella patologia della ludopatia, ossia non del mero gioco ma del gioco compulsivo verso cui sviluppano una forma di dipendenza”.
PressGiochi
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