Tar Abruzzo: “Le caserme militari sono luoghi sensibili? Dovrà decidere la Corte Costituzionale”

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Il Tribunale Amministrativo Regionale per l’ Abruzzo sezione staccata di Pescara (Sezione Prima) ha respinto “in parte” il ricorso di un gestore di una a sala giochi contro il Comune di Lanciano che non ha rilasciato la “tabella dei giochi proibiti” necessaria “ai fini dell’installazione (degli apparecchi ex art. 110, comma 6, lett. a) e b)”.

Secondo il comune per il rilascio della stessa doveva essere rispettata la distanze di 300metri dai luoghi sensibili in questo caso (la caserma della compagnia dei carabinieri), come prescritto dalle legge regionale.

Il Tribunale ha comunque pronunciato una sentenza “non definitiva” in quanto resta “residua la questione di legittimità costituzionale dell’art. 2 della legge regionale nella parte in cui include le caserme militari tra i luoghi sensibili, che il collegio ritiene rilevante e non manifestamente infondata nei termini di cui a separata ordinanza di rimessione della questione alla Corte costituzionale” pertanto “ogni altra decisione va rinviata all’esito della definizione della predetta questione di legittimità costituzionale, restando il giudizio nel frattempo sospeso”.

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