I senatori Verini, Sensi, Casini ed altri esponenti del Partito Democratico hanno presentato al Senato una interrogazione nella quale chiedono al MEF di intervenire sul tema del gioco d’azzardo e
I senatori Verini, Sensi, Casini ed altri esponenti del Partito Democratico hanno presentato al Senato una interrogazione nella quale chiedono al MEF di intervenire sul tema del gioco d’azzardo e sull’accesso da parte dei minori.
“Nel nostro Paese – affermano – il fenomeno dei giochi d’azzardo, anche a causa di un’offerta smisurata del mercato, è cresciuto assumendo dimensioni sociali ed economiche considerevoli tanto che, nel 2023, il totale del giocato ha superato il valore di 147 miliardi di euro;
l’accesso a giochi e scommesse con vincita in denaro è vietato ai minori di anni 18;
nella Relazione annuale 2024 al Parlamento sulle dipendenze e tossicodipendenze risulta in “forte crescita il gioco d’azzardo tra gli adolescenti. Quasi 1milione 500mila ragazzi, pari al 59% degli studenti, afferma di aver giocato d’azzardo nella propria vita e 1 milione 300 mila ragazzi (53%) nel corso dell’ultimo anno. Tra i giochi maggiormente praticati ci sono il Gratta &Vinci (74%), le scommesse calcistiche (35%), altri giochi quali poker, roulette e dadi (28%) e le slot machine/ videolottery (24%)”;
risale a pochi giorni fa la notizia pubblicata da alcuni quotidiani che la Polizia di Stato, durante l’esecuzione di alcuni controlli, ha colto in flagranza ben 14 adolescenti, tra cui alcuni quattordicenni, intenti a scommettere in una sala SNAI della città di Roma”.
Il PD quindi chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo abbia intenzione di attuare le misure contenute nelle disposizioni approvate dai rami del Parlamento nella XVII Legislatura su giochi e scommesse (“Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito”, doc. XXIII, n. 18) recanti, tra le altre cose, l’attribuzione della responsabilità condivisa delle inottemperanze ripetutamente rinvenute circa l’accesso a giochi e scommesse con vincita in denaro da parte di minori, non solo all’esercente, ma anche ai concessionari a cui lo Stato ha affidato il ruolo di gestore del comparto;
se sia a conoscenza del numero delle verifiche effettuate e delle infrazioni di tipo penale e amministrativo riscontrate dalle Autorità preposte durante i controlli di prevenzione e contrasto ai fenomeni delittuosi con particolare riferimento all’accesso minorile ai giochi nel corso degli ultimi 3 anni e se non ritenga di fornire puntuale e dettagliata rendicontazione;
se intenda attuare misure di prevenzione atte a contrastare la reiterazione del fenomeno di accesso al gioco d’azzardo ai minori per mezzo di strumenti di identificazione (tessera sanitaria, tessera del giocatore);
se, in considerazione dei fenomeni degenerativi che l’attuale mercato produce, e in vista del cosiddetto riordino del gioco fisico, non ritenga urgente attuare misure di contrazione o diminuzione dell’offerta di giochi e scommesse che lo Stato, per come è strutturata, non sembra in grado di controllare.
PressGiochi
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