28 Gennaio 2025 - 23:39

Il nuovo codice di condotta per bar e sale giochi preoccupa i gestori

Il Viminale risponde che verrà applicato su base volontaria

27 Gennaio 2025

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha emanato un decreto, pubblicato sabato in Gazzetta Ufficiale, che contiene le linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, come bar, discoteche e sale giochi.

L’obiettivo è “innalzare il livello di prevenzione dell’illegalità e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria dei gestori dei locali di pubblico trattenimento e la valorizzazione dei comportamenti degli esercenti che intendono concorrere al mantenimento della legalità”.

Tra le norme si prescrive di individuare un referente della sicurezza per il locale e “segnalare tempestivamente alle forze di polizia situazioni di illegalità o di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”, installare sistemi di videosorveglianza, garantire un’adeguata illuminazione e introdurre il Codice di condotta dell’avventore ‘modello’.

Il decreto sulle Linee guida per la prevenzione di atti illegali e situazioni di pericolo nei locali pubblici impone obblighi agli avventori e ai gestori. Gli avventori devono impegnarsi a non introdurre armi, spray urticanti, droghe o alcol esterno, non danneggiare arredi o dispositivi di sicurezza, e mantenere libere le uscite di sicurezza. Devono anche evitare comportamenti molesti. I gestori, oltre a proteggere i minori dalla somministrazione di alcol e dall’accesso a giochi di intrattenimento, devono chiedere i documenti di identità ai minori e, se necessario, applicare timbri lavabili per identificarli.

Le linee guida prevedono anche la cooperazione tra gestori e forze di polizia tramite accordi locali volontari, con premi per chi adotta le misure di sicurezza.

I contenuti: Il decreto stabilisce misure per migliorare la sicurezza negli esercizi pubblici e favorire il controllo da parte delle forze di polizia. Gli operatori economici devono installare sistemi di videosorveglianza gestiti dai titolari o da istituti di vigilanza, rispettando la privacy. Gli impianti devono coprire le aree di accesso e le uscite di sicurezza. L’esercente deve garantire una buona manutenzione e conservare i filmati per il periodo previsto dalla legge. Devono essere assicurati anche una corretta illuminazione e il rispetto delle normative fiscali e di ordine pubblico, soprattutto sulla somministrazione di alcolici dalle 24:00 alle 7:00.

Il “Codice di condotta” per gli avventori, affisso nei locali, stabilisce divieti come l’introduzione di armi, droghe e alcol non somministrato nel locale, e il rispetto delle uscite di sicurezza. Le misure includono anche la protezione dei minori, vietando la somministrazione di alcolici a minorenni e l’accesso a giochi vietati. Gli esercenti devono chiedere i documenti di identità ai minori e applicare timbri visibili per identificarli. Inoltre, devono segnalare tempestivamente alle forze di polizia situazioni di illegalità o pericolo per la sicurezza pubblica.

La parte del decreto che riguarda gli esercizi pubblici dove si svolgono spettacoli o intrattenimenti stabilisce misure specifiche per garantire la sicurezza e il controllo degli eventi.

Impiego di personale di controllo: Per gli esercizi che organizzano eventi con grande afflusso di persone, è necessario impiegare personale addetto alla sicurezza. Questo personale può includere figure previste dalla legge, come quelle che si occupano di prevenire rischi, mediare conflitti nelle aree circostanti al locale e gestire la sicurezza generale. In ogni caso, il personale di controllo non può superare il 25% del totale dei dipendenti impegnati nei servizi di sicurezza.

Referente della sicurezza per il locale: Ogni esercizio deve nominare un “referente della sicurezza”, una figura di contatto privilegiata per le Forze di polizia. Il referente ha il compito di comunicare informazioni sull’organizzazione degli eventi, soprattutto se questi prevedono un elevato afflusso di persone che potrebbe impattare sulla sicurezza. Il referente è anche responsabile di fornire alle Forze di polizia tutte le informazioni necessarie per prevenire turbative dell’ordine pubblico e contrastare reati. Inoltre, questo referente dovrà essere facilmente raggiungibile, anche tramite un indirizzo email certificato (PEC), per facilitare la comunicazione rapida e sicura con le autorità.

Prevenzione dell’abusivismo: I gestori dei locali, tramite il referente della sicurezza, devono monitorare attentamente le attività svolte nei loro esercizi per prevenire il “pubblico spettacolo abusivo”, cioè eventi che si svolgono senza le necessarie autorizzazioni. L’organizzazione di spettacoli non autorizzati può essere pericolosa per la sicurezza dei partecipanti e dannosa per i locali che rispettano le regole, poiché crea una concorrenza sleale.

In sintesi, il decreto punta a rendere gli esercizi pubblici con intrattenimenti più sicuri, garantendo una gestione professionale della sicurezza e facilitando la comunicazione tra i gestori e le forze di polizia per prevenire disordini e situazioni di pericolo.

Tuttavia, le associazioni di categoria, come Fiepet e Fipe-Confcommercio, hanno protestato, criticando l’onere economico e le responsabilità imposte ai gestori, che ritengono non possano farsi carico della sicurezza esterna ai locali. “Non possiamo sostituirci alle forze dell’ordine e non possiamo vigilare all’esterno dei locali. Siamo convinti che collaborare sia un dovere ma è assurdo imporci obblighi difficilmente gestibili” ha affermato il presidente di Fiepet Confesercenti Giancarlo Banchieri.

Il Viminale ha precisato che l’adesione alle linee guida è su base volontaria e che non ci sono nuovi costi obbligatori per i gestori. Tuttavia, ha precisato, che: “L’adesione a queste linee guida rappresenta una forma di tutela per chi gestisce un locale e per gli avventori, una cornice di prevenzione di cui le autorità di pubblica sicurezza tengono conto nel caso in cui a seguito di criticità all’interno dei locali si debbano adottare eventuali provvedimenti nei confronti dell’attività”.

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