25 Novembre 2024 - 13:58

Il gioco del Lotto all’asta per finanziare le Legge di Bilancio. In corsa anche Sisal

Si accende la gara del Lotto. Per l’assegnazione anticipata della concessione del gioco più antico, gestito da oltre 30 anni da Igt (prima Lottomatica), scende in campo anche la Sisal.

25 Settembre 2023

Si accende la gara del Lotto. Per l’assegnazione anticipata della concessione del gioco più antico, gestito da oltre 30 anni da Igt (prima Lottomatica), scende in campo anche la Sisal. Con una lettera ufficiale recapitata nelle scorse settimane al Mef, riporta Il Sole 24 Ore, la società che gestisce il Supernalotto ha formalizzato la sua intenzione di partecipare alla gara per l’assegnazione del gioco del Lotto in scadenza nel 2025. Una buona notizia per il ministero dell’Economia alla ricerca frenetica in queste ore di nuove risorse per finanziare la legge di bilancio. Con due concorrenti in gara (con qualcun altro in arrivo) e una base d’asta che si aggira tra gli 870 e i 900 milioni diventerà possibile per lo Stato portare a casa non meno di un miliardo.

Cambia dunque la strategia del governo che non è più quella di incassare gettoni di presenza con le proroghe delle gare ma rendere questi veri e propri asset del gioco pubblico contendibili tra più operatori garantendosi così un profitto maggiore. Stessa strategia che accompagnerà nei prossimi mesi anche il rinnovo delle concessioni del gioco on line e quella del gratta e vinci quando arriverà a scadenza. Sul gioco fisico, invece, sarà comunque necessario attendere il riassetto del settore inserito nella riforma fiscale e che dovrà fare i conti e confrontarsi con le richieste di regioni e comuni.

La gara del Lotto – Tornando alla concessione del Lotto, con la gara anticipata al 2024 si punta dunque a garantire nuove entrate sia per il 2024 sia per il 2025 ripartendo in due tranche gli incassi della gara. Numeri ufficialmente non se ne sono ancora fatti ma alla luce del buon andamento del gioco del Lotto e dell’aumento della raccolta degli ultimi anni la base d’asta della gara si avvicina più ai 900 milioni che agli 800. Infatti nel 2015, quando fu assegnata all’allora società Lottomatica, poi diventata l’attuale Igt, il solo concessionario in gara versò all’Erario 770 milioni per garantirsi la concessione di 9 anni. Inoltre l’altra componente tecnica su cui il governo potrebbe agire per ottenere almeno un miliardo è l’aggio riconosciuto all’Igt per la gestione del gioco e del servizio oggi fissato al 6 per cento.

Il gioco on line – Non solo. Il Lotto sarà chiamato a finanziare la nuova legge di bilancio in preparazione. Sul tavolo dell’esecutivo e dei tecnici del Mef ci sono anche le concessioni del gioco on line in scadenza nel 2024.

L’idea a cui si starebbe lavorando è quella di fissare l’asticella della gara per ogni singola concessione del gioco on line tra i 6 e gli 8 milioni di euro garantendo ai vincitori nove anni di gestione del gioco in rete. Un importo ritenuto comunque da più parti ancora troppo elevato e che potrebbe da una parte non garantire le risorse attese e dall’altra spingere all’uscita dal mercato del gioco legale i concessionari più piccoli aprendo di fatto la strada al gioco d’azzardo illegale dei cosiddetti siti “.com”.

 

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