Con 148 voti favorevoli e 116 contrari, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando un maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl n. 2942 di conversione in legge del
Con 148 voti favorevoli e 116 contrari, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando un maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl n. 2942 di conversione in legge del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (cosiddetto decreto fiscale). Il testo passa alla Camera.
Il provvedimento contribuisce a reperire risorse per la manovra di bilancio 2018-2020 e a correggere i conti del 2017 con riguardo alle minori entrate registrate per la collaborazione volontaria-bis. Tra gli interventi si dispone in merito alla concessione relativa alla raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, prescrivendo all’Agenzia delle dogane e dei monopoli di autorizzare la prosecuzione del rapporto in essere fino al termine ultimo previsto dall’articolo 4, paragrafo 1, dell’atto di concessione in modo da assicurare al bilancio dello Stato nuove e maggiori entrate in misura pari a 50 milioni per l’anno corrente e 750 milioni per l’anno 2018.
Ad intervenire in merito la senatrice Comaroli (LN-Aut) “Si va a fare cassa sui giochi. Anche in questo caso si sono garantiti fondi non su operazioni coerenti di buon senso, di effettivo risparmio, anche se c’erano diversi modi per farlo, ma ancora sui giochi”.
Ad intervenire nel dettaglio, la senatrice Lucrezia Ricchiuti di art. 1 MDP. “Parliamo adesso degli amici, e cioè del rinnovo ex lege della concessione per il gratta e vinci a Lottomatica. Sì, perché se si fosse trattato di una proroga, avrebbe dovuto farla con un atto amministrativo l’Agenzia delle dogane all’esito di apposita istruttoria. Dunque, visto che siamo di fronte a un rinnovo disposto per legge, sono forse state rispettate le disposizioni del diritto comunitario, il codice degli appalti e la giurisprudenza nel merito?
Abbiamo violato le normative e, inoltre, incasseremo meno di quello che avremmo incassato se avessimo proceduto alla gara. Complimenti! Gli italiani saranno contenti e vi premieranno certamente alle elezioni.
È forse utile ricordare di cosa stiamo parlando in termini di business per Lottomatica. Significa, in termini di ricavi, 370 milioni di euro all’anno per nove anni, e cioè di 3,3 miliardi di euro. Infatti, l’aggio per il concessionario del gratta e vinci rappresenta il 3,9 per cento della raccolta annua, che ammonta a 9,5 miliardi all’anno. Un bel business, non c’è che dire.
Il nostro emendamento è stato respinto a strettissima maggioranza; aveva la copertura necessaria e le motivazioni del respingimento sono state ridicole”.
PressGiochi
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