24 Novembre 2024 - 05:29

Il CSM dispone a Kessler di tornare in Magistratura, ma il direttore di ADM conferma: “Non lascerò l’impegno preso”

Fuori ruolo da troppo tempo per potervi rimanere ancora. Così il plenum del Csm ha bocciato la richiesta avanzata dall’ex parlamentare del Pd Giovanni Kessler. E ha disposto che torni

22 Maggio 2018

Fuori ruolo da troppo tempo per potervi rimanere ancora. Così il plenum del Csm ha bocciato la richiesta avanzata dall’ex parlamentare del Pd Giovanni Kessler. E ha disposto che torni a fare il magistrato, assegnandogli il posto di sostituto procuratore a Bolzano, che ricopriva prima di mettere da parte la toga.

Giovanni Kessler, oggi alla guida dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha iniziato la sua carriera in magistratura nel lontano 1985, e magistrato – seppur fuori ruolo – lo è rimasto anche negli anni di impegno parlamentare, poi durante il servizio presso l’Olaf – l’Ufficio antifrode dell’Unione europea – e avrebbe voluto rimanere magistrato nonostante l’attuale impegno a capo delle Dogane di Roma.

Da 18 anni è quindi magistrato pur non avendo incarichi in magistratura. Un periodo troppo lungo che per la legge, e per il Consiglio superiore della Magistratura, non è più possibile protrarre. Per questo l’ex pm trentino, ‘prestato’ alla politica e all’amministrazione, dovrà scegliere cosa fare.

 

Il Csm ha disposto – ma dovrà essere il ministro di Grazia e Giustizia a decretarlo – il suo ritorno tra le fila dei magistrati presso la Procura di Bolzano. Se non dovesse ‘obbedire’ risulterà decaduto. Oppure, considerato che tertium non datur, potrebbe essere lui stesso a dimettersi dalla magistratura.

 

“Vedrò cosa fare – spiega Kessler – ma questa non è una notizia che arriva inaspettata. Sapevo che sarebbe stata questa la decisione e ne prendo atto”. Annuncia che lascerà per sempre la toga: “Un dispiacere più che altro sentimentale – ammette – ma nei fatti mi occupo di altro e voglio continuare a farlo”.

“Di certo non lascerò l’impegno che ho preso. Se sarò obbligato lascerò la magistratura”.

 

Precisa che in questi anni non ha mai avuto nessun vantaggio economico o contributivo per la permanenza in magistratura.

“Una legge di qualche anno fa impone un massimo di dieci anni di fuori ruolo – spiega – se non ci fosse questo limite avrei potuto tornare da qui a qualche anno in ruolo, considerato anche che il pensionamento per i magistrati arriva in età avanzata”.

 

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