Lo scorso 12 luglio, a Bologna, il coordinamento unitario delle rappresentanze sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs del settore del gioco legale si sono riunite per “verificare le normative
Lo scorso 12 luglio, a Bologna, il coordinamento unitario delle rappresentanze sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs del settore del gioco legale si sono riunite per “verificare le normative di limitazione del gioco legale emanate soprattutto dai comuni che stanno producendo sui territori preoccupanti effetti e ricadute sul piano occupazionale”.
Le sigle sindacali hanno aperto una discussione sulle ricadute negative che le normative locali stanno producendo sul piano occupazionale: finalmente non si parla solo di come affrontare il gap con misure capaci solo di distruggere le aziende del gioco lecito, ma anche di ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori che stanno perdendo il proprio posto di lavoro.
Si auspica, pertanto, che si possa intervenire tempestivamente anche in altri contesti territoriali, in primis il Piemonte, che sta già subendo gli effetti negativi dell’ondata proibizionista imposta dalla normativa locale: le aziende del gioco lecito stanno chiudendo e sono costrette a licenziare.
Anche l’associazione As.Tro, si rende disponibile a collaborare per aprire un tavolo di discussione sul tema ed arrivare – di concerto con le Istituzioni- ad una regolamentazione che contemperi tutti i diversi interessi in campo: dalla tutela della salute alla salvaguardia delle aziende e dell’occupazione prodotta dalle stesse.
PressGiochi